Sedici anni dopo l’attacco alle due torri

Una distesa di fiori e una densa folla a colorare il memoriale dell’attacco alle Torri gemelle. In silenzio fino al rintocco della campana che tradizionalmente omaggia i caduti, New York si è raccolta per ricordare quell’ 11 settembre che cambiò la storia. “Dimenticare mai”, lo slogan per sfidare il logorìo del tempo: sedici anni, che molti familiari temono possano far sbiadire la portata della tragedia. “Semmai la gente non venisse – diceva prima della cerimonia una donna che qui ha perso la sorella – equivarrebbe a dimenticare. Dimenticare quanto accadde e quante vite furono spezzate”. Per chi ha perso un amico, o un fratello, il ricordo è indelebile: “Era il mio solo fratello – dice un uomo – Mi sembra ancora ieri. E per quanto il tempo passi, non guarisce le ferite”. Alla prima commemorazione del’11 settembre del suo mandato, il Presidente Donald Trump ha presenziato con la moglie Melania a una cerimonia al Pentagono. “Qui davanti a questo memoriale, con la tristezza e la determinazione nel cuore, rendiamo omaggio a tutti quegli eroi che hanno perso la vita per fare in modo che restassimo un Paese sicuro e libero. Ci impegniamo quindi a lavorare insieme, a batterci insieme e a superare insieme ogni ostacolo e ogni nemico che si pari sul nostro cammino. L’America non vacilla e non cederà” – ha detto Trump ricordando le oltre tremila persone che persero la vita negli attacchi

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