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Conferenza su Lourdes a Parma

Conferenza “Guarigioni e miracoli a Lourdes, tra scienza e fede”

La Delegazione per l’Emilia Occidentale del Sovrano Militare Ordine di Malta ha organizzato giovedì 9 marzo, alle ore 18,00, nell’aula magna del Centro Pastorale Diocesano di Parma, in Viale Solferino n°25, una Conferenza del Dottor Alessandro de Franciscis, sul tema “Guarigioni e miracoli a Lourdes, tra scienza e fede” . Questo incontro ecclesiale s’incardina nel solco evangelico del messaggio mariano di Lourdes e viene tratteggiato anche attraverso un racconto ed un’esperienza concreta e reale di vita.

Il Dottor Alessandro de Franciscis è il primo italiano in 130 anni a capo del Bureau de Constatations Médicales di Lourdes. Napoletano, pediatra e specializzato in epidemiologia ad Harvards, si è dimesso dal Dipartimento di pediatria dell’Università Federico II dov’era docente e ricercatore, per dedicarsi a questo suo impegno nella cittadina francese. Commenta scherzando il ruolo che ricopre a Lourdes: “Sono un medico strano, la gente arriva da me non perché sta male, ma per dirmi che è guarita”. Il compito di De Franciscis, 15° presidente – il primo italiano – dell’Ufficio delle Constatazioni Mediche istituito nel 1883 dal dottor George Dunot de Saint-Maclou, è appunto questo: verificare le presunte guarigioni. E quindi studiare le cartelle cliniche esibite dai pazienti guariti, esaminare lastre e vetrini, consultare i colleghi e infine decidere se portare il caso al CMIL, il Comité Médical International di Lourdes composto da 34 luminari della medicina (solo tre gli italiani, compreso lui), primo passo di un’istruttoria che durerà anni e che si concluderà con l’eventuale riconoscimento del miracolo da parte della Chiesa.

Nel Bureau Médicale si parla di medicina, non di fede o di filosofia. Avendo l’ufficio a 200 metri dal santuario mariano, il dottor De Franciscis è fra tutti i medici del mondo quello più vicino al mistero. Nessun altro luogo di culto, di nessun’altra religione, dispone infatti di un gabinetto scientifico super partes come quello presente a Lourdes. Da quando è stato nominato, De Franciscis ha lavorato senza sosta, vagliando centinaia di comunicazioni. Il primo anno le dichiarazioni di guarigione che ha raccolto e ritenuto veritiere sono state 38, il secondo 33, il terzo 48.

L’amore per Lourdes iniziò fin da bambino con i genitori. Nel giugno 1973 andò come barelliere col treno bianco dell’UNITALSI e toccò con mano il mondo della malattia e dell’handicap. Da allora ci tornò tutti gli anni. Dal 1858 in media un miracolo ogni 840 giorni, all’incirca. Ma sarebbe un errore relegare nelle statistiche gli avvenimenti di Lourdes. Per diagnosticare una guarigione inspiegabile è necessario che la malattia abbia una prognosi grave; che la diagnosi sia certa; che la malattia sia organica; che nessuna terapia possa spiegare la guarigione; che la guarigione sia istantanea, inattesa e improvvisa; che sia completa e che sia durevole nel tempo. Afferma il dottor de Franciscis: “Non c’è conflitto tra fede e scienza. L’atto di fede è irrazionale per definizione: io credo nella risurrezione dei morti e lei è autorizzato a darmi del pazzo. Ma se io le dico che la signora Danila Castelli era affetta da feocromocitoma, questo è un fatto provato dai vetrini istologici e dalle cartelle cliniche degli istituti universitari dov’era stata ricoverata senza esito alcuno.”

Tutto iniziò nel 1858, con Catherine Latapie, una povera contadina, neppure credente. Due anni prima, cadendo da una quercia, le ultime due dita della mano destra erano rimaste paralizzate. Catherine aveva sentito parlare della fonte prodigiosa di Lourdes. Arriva alla grotta, prega e poi si avvicina alla fonte e, mossa da un’improvvisa ispirazione, vi immerge la mano. Immediatamente le sue dita riprendono i loro naturali movimenti, come prima dell’incidente. Da allora si sono registrate innumerevoli guarigioni. Ma perché tanto interesse per i miracoli di Lourdes? Perché solo a Lourdes è stata istituita una Commissione Medica Internazionale (CMIL) per la verifica delle guarigioni inspiegabili? Sono solo alcune delle tante domande che pone il “fenomeno” delle guarigioni di Lourdes. Fin dalle prime apparizioni, la medicina ha sempre giocato un ruolo fondamentale per Lourdes.

Nel 1954 nasce il Comitato Medico Internazionale (CMIL); che è attualmente composto da 25 membri titolari permanenti, ognuno competente nella propria disciplina e specializzazione. Tali membri sono provenienti da tutto il mondo e ha due presidenti, in considerazione alle due valenze teologica e scientifica; è infatti presieduto dal Vescovo di Tarbes – Lourdes e da un co-presidente medico, scelto tra i suoi membri. Tutti i casi segnalati, prima di essere esaminati dal CMIL devono comunque seguire una procedura molto precisa, rigorosa ed articolata. Il termine procedura, con il suo riferimento giudiziario, non è affatto casuale, in quanto si tratta di un processo vero e proprio, finalizzato ad un giudizio definitivo.

All’incontro sarà presente anche Vittorio Micheli, nato nel 1940 in provincia di Trento, guarigione del 1 giugno 1963 a 23 anni. Nel 1962 gli fu diagnosticato un sarcoma dell’anca. Per circa un anno girò da un ospedale all’altro, senza che fosse mai instaurata una terapia antitumorale, chirurgica o medica e nemmeno fisioterapica. Per questo l’evoluzione diventa maligna e la distruzione dell’ articolazione coxo-femorale allargata al bacino, diventa totale, quando intraprende un pellegrinaggio a Lourdes nel 1963. Al Suo ritorno, dopo 6 mesi, ci si rende conto che lo stato generale è eccellente, che i dolori sono cessati, che cammina e che una ricostruzione ossea, inspiegabilmente, si è ricostituita (ed i cui primi segni erano da riferirsi a 6 mesi prima). Ritorna a Lourdes ogni anno e nel 1967 l’Ufficio Medico ammette che non c’è motivo di attendere ancora a riconoscere che “nessuna spiegazione medica è possibile in questa guarigione”. Il 26 maggio 1976 la sua guarigione viene dichiarata miracolosa.

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