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Il Diario di Don Franco da Lourdes

In questa settimana l’Arcivescovo della Diocesi Sorrento\Castellammare di Stabia, don Franco Alfano, sta guidando il pellegrinaggio diocesano a Lourdes. Pubblichiamo di seguito il suo diario giornaliero, per partecipare spiritualmente anche da casa e grazie ai nuovi mezzi di comunicazione, nella preghiera, a questo esperienza di grazia e di fede.
 
 
Lourdes, 9 ottobre 2013 ore 5,30
 
La giornata di ieri è stata particolarmente intensa. Al mattino abbiamo celebrato l’Eucaristia di nuovo nella basilica del Rosario, festeggiando in modo particolare gli anniversari di matrimonio e di ordinazione sacerdotale. Sono tappe significative nella vita degli sposi e dei preti. Venticinque e cinquanta anni di fedeltà e di donazione, nel superamento di tante prove e nella condivisione sempre più stretta: ecco cosa si leggeva sul volto delle coppie che si sono presentate all’altare con emozione e gioia, insieme ai sacerdoti altrettanto grati e consapevoli del gran dono ricevuto.
Il tempo buono ci ha poi consentito di vivere con gli ammalati un altro appuntamento ormai tradizionale per il nostro pellegrinaggio diocesano: il pic nic alla Cité Saint Pierre, un luogo poco distante dal centro della città dove vengono accolti i pellegrini poveri che non possono sostenere la spesa della permanenza a Lourdes. La solidarietà, l’accoglienza, il servizio di numerosi volontari: tutto ci aiuta a respirare un’aria che fa bene anche alle persone che soffrono, invogliate a trascorrere alcune ore nella serenità e nella distensione di un bosco stupendo.
Nel pomeriggio poi c’è stata la Via crucis, molto partecipata da numerosissimi pellegrini. La preghiera e la meditazione, nel silenzio generale, ci hanno permesso di vivere un’esperienza molto intensa lungo la collina su cui sono situate le statue a misura d’uomo che ricordano la via dolorosa del Signore: la grande pietra posta a conclusione del lungo e faticoso percorso ha invitato anche noi alla speranza nella gioia del Risorto.
A conclusione della giornata ci siamo infine ritrovati con i tantissimi volontari, prima per un momento di conoscenza reciproca e di scambio di esperienze, poi per l’appuntamento notturno e sempre più atteso della preghiera del Rosario davanti alla Grotta. Quante storie nascoste nel cuore di ognuno dei tanti giovani e adulti che dedicano un po’ del loro tempo a chi è nella necessità e nella sofferenza: veramente lo Spirito del Signore agisce nel cuore di tutti, molto più di quanto riusciamo a capire! Come non riprendere il cammino con fiducia e speranza grande? Sono andato a riposare con un po’ di stanchezza, ma con l’animo immensamente grato a Dio, che continua a offrirmi tanti segni del suo amore per noi!
 
Lourdes, 8 ottobre 2013 ore 5.15
 
Il primo giorno di permanenza a Lourdes… Per molti pellegrini si è trattato di un ritorno, per altri invece di un’esperienza completamente nuova. Nella celebrazione eucaristica, con cui abbiamo dato ufficialmente inizio al nostro pellegrinaggio, tutti abbiamo respirato un clima di gioia e di gratitudine. Ritrovarsi insieme in questo luogo così significativo apre sempre il cuore alla speranza. L’ho avvertito in modo netto durante le confessioni, che i pellegrini arrivati in aereo o in pullman hanno vissuto prima della Messa nella basilica del Rosario, dove pian piano ci siamo radunati. Quanta fatica nel seguire la via del Vangelo e quanto bisogno di essere ascoltati, accolti, aiutati a ricevere il perdono del Signore!
Nell’omelia ho evidenziato la necessità del silenzio, a cui siamo poco abituati ma che è richiesto non solo dal luogo in cui ci troviamo quanto dal bisogno di incontrare Dio. La memoria liturgica della Vergine del Rosario è stata una provvidenziale coincidenza per predisporsi alla preghiera con Maria, contemplando con lei i misteri della salvezza: il Signore viene a farci visita nella nostra vita quotidiana, rivolge a ciascuno di noi la sua parola, ci chiama a realizzare il suo disegno di amore. La gioia della comunione fraterna era manifesta sul volto di tutti. I saluti alla fine della celebrazione, gli abbracci sul sagrato della basilica, la cena con i numerosi volontari che offrono gratuitamente il loro servizio agli ammalati: tutto ha contribuito a farci sentire accolti dal Signore. Così cresce la famiglia dei figli di Dio, nella consapevolezza che nel suo nome è possibile cambiare direzione per costruire un mondo nuovo: è quello che, insieme a tantissimi volontari giovani e adulti, abbiamo chiesto al Padre durante la preghiera notturna del Rosario davanti alla Grotta!
 
Sul treno verso Lourdes, 7 ottobre ore 6.00
 
Siamo in viaggio da ieri mattina. Accompagnati da una pioggia torrenziale, ci siamo ritrovati in stazione al mattino presto: è iniziato così il nostro pellegrinaggio, tra saluti e abbracci, nella gioia di amici che si ritrovano insieme per condividere un’esperienza intensa di spiritualità e di fede. La giornata è trascorsa abbastanza veloce, quasi senza sosta: dalla celebrazione eucaristica, vissuta con gli inevitabili disagi di una liturgia in treno, al pranzo condiviso in semplicità e gioia; dalle confessioni pomeridiane, per dare la possibilità a tanti di aprire il cuore ed accogliere il dono della misericordia di Dio, ai saluti che ho potuto portare a tutti i pellegrini prima di cena; dalla festa improvvisata nella lunga sosta alla frontiera, con canti popolari e fotografie insieme a tanti “amici”, al riposo notturno che ci ha consentito di recuperare un po’ di energia fisica e mentale.
Porto con me, in questa nuova esperienza che il Signore mi concede di fare, le attese e le preoccupazioni di tante persone, che si sono affidate alla mia preghiera. Tanti volti, tante storie: nel cuore di ciascuno è nascosta una ricchezza enorme, spesso custodita gelosamente e a volte addirittura ignorata. Così il Signore parla a ciascuno di noi: se apriamo il cuore a chi ci sta accanto avvertiamo con stupore la presenza di Dio. Ecco il senso più vero e profondo di quel pellegrinaggio della vita, che siamo chiamati a fare ogni giorno là dove il Signore ci ha posti. È quello che chiedo allo Spirito per tutti coloro che si preparano con me a vivere questi giorni di grazia, nella gioiosa accoglienza dei doni che il Padre prepara ogni giorno per i suoi figli. Il miracolo della conversione, per trasformare le nostre relazioni ed aprirci all’altro che cammina con noi: lo chiedo con grande fiducia a Dio, per me e per quanti sono alla ricerca del suo volto nel “pellegrinaggio” della vita!

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