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Lettera ai Responsabili e nuovo codice condotta

Lettera di Bernard Gladin (Responsabile del Servizio St. Joseph dell’Hospitalité Notre Dame de Lourdes) ai responsabili di servizio.

Cari amici,
« Qualsiasi cosa vi dica, fatela »
Dopo 2017 « Il Signore ha fatto per me meraviglie », fare memoria, per accogliere nella fede le grazie ricevute dal Padre.
Prima di 2019 « Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola », avere fiducia, guardando l’avvenire con speranza.
2018 « Qualsiasi cosa vi dica, fatela », avere coraggio, impegnandosi oggi nel servizio della carità. « Non temere, perché hai trovato grazia presso Dio ».

• Anzitutto accompagnare, mettersi per strada insieme
• Inoltre impegnarsi con tutto ciò che abbiamo e tutto ciò che siamo
• Accettare di servire e condividere ciò che abbiamo ricevuto : « Trasmettere »
(estratti dal Tema Pastorale dell’anno 2018 del Santuario Notre-Dame di Lourdes)

Quale migliore missione potremmo avere in quanto «responsabile hospitalier» in questo anno che si profila all’orizzonte?

Il 2017 è stato per noi un anno di ripresa, di rinnovata fiducia in noi, nella nostra missione di hospitalier, con accordi di largo respiro con le altre parti interessate nel Santuario, cappellani, cerimonieri, responsabili di servizio o direttori di Accueils. Allo stesso tempo, abbiamo “frenato” il calo del numero di hospitaliers e stagiaires che vengono a servire; il numero di stagiairers e di hospitaliers che hanno prestato servizio per almeno una settimana nel 2017 è praticamente lo stesso del 2016.
Il 2018 deve essere l’anno del rafforzamento e della trasmissione. Dobbiamo essere sicuri della nostra Fede e della nostra Missione per esserne orgogliosi, per mostrarla, per “irradiarla” e trasmettere questa Fede, questa esperienza di vita a coloro che sono intorno a noi e specialmente a coloro che vengono a servire con noi. Alla fine del nostro servizio 2018, dovremmo essere tutti in grado di passare alla Grotta e dire alla nostra santa “Patrona”: “Ti ringrazio perché ho cercato di adempiere alla mia Missione e trasmettere ciò che mi anima e mi motiva a venire qui da te. “

Ecco già una novità per quest’anno: l’implementazione del Codice di Buona Condotta, che troverete allegato alla vostra domanda di stage e che dovrete firmare al momento di prendere servizio. Questo Codice, a cui i nostri amici americani, anglosassoni e tedeschi sono molto legati, è implementato per tutte le persone affiliate all’HNDL e al Santuario; formalizza il nostro impegno a rispettare le persone giovani, malate e vulnerabili che accogliamo a Lourdes.
Il Consiglio del servizio Saint-Joseph si riunirà il 10 febbraio e vi informeremo delle decisioni che saranno adottate.

Rinnovo la mia amicizia e chiedo a Voi, cari amici, di credere a tutta la mia dedizione.
Buon e Santo Natale a Voi e a tutti i Vostri cari.

Uniti nella preghiera davanti alla nostra santa Patrona, la Signora che ci ha guidati tutti a Lourdes.

Bernard GLADIN

CODICE DI BUONA CONDOTTA

La Chiesa ha per missione d’insegnare a tutte le nazioni e di annunciare il Vangelo a tutti . Nel loro ministero quotidiano, i chierici e i laici sono spesso chiamati ad intervenire in momenti determinanti della vita delle persone, in particolare nei momenti di vulnerabilità. A Lourdes, questa dimensione è ancora più presente, soprattutto perché si tratta di un luogo particolarmente significativo di pellegrinaggio e numerosi giovani e malati lo raggiungono.

Nel contesto attuale, nel quale la Chiesa esercita il suo ministero di servizio e di compassione, tutti sono invitati ad intensificare l’attenzione. Le norme messe in atto dal Santuario e dell’Hospitalitè Nostra Signora di Lourdes rispondono a queste esigenze: anzitutto proteggere i fanciulli e le persone vulnerabili o indifese. Nello stesso tempo, tali norme proteggono anche i chierici, gli impiegati e i volontari nonché l’istituzione.

Così è chiesto a tutti coloro che operano nel quadro della Pastorale Internazionale di avere la necessaria prudenza in termini di linguaggio, di contatto fisico e in misura maggiore di comportamento. Essendo le culture differenti, ecco qui descritto, al minimo, quanto si esige in Francia per coloro che esercitano un servizio presso il Santuario Nostra Signora di Lourdes.

Linguaggio:

  • Non ci si permetta alcuna «storia divertente» a carattere sessuale e non ci si comporti in maniera tale da promuovere tali storie.
  • Utilizzare un linguaggio appropriato tanto nel tono quanto nella sua espressione.

Contatto fisico:
Ecco qualche esempio di contatti fisici da escludere:

  • Non si deve mai abbracciare qualunque persona e tantomeno un fanciullo o una persona vulnerabile o indifesa e/o obbligarla ad abbracciarvi. Bisogna resistere a porre dei gesti di consolazione che potrebbero peraltro essere abituali in un altro luogo, secondo il costume di altri paesi, ma non a Lourdes.
  • Non si deve stringere tra le proprie braccia alcuno, anche se la persona è legittimamente molto provata.
  • Anche nel contesto del gioco non è possibile tenere in braccio o toccare un fanciullo o una persona vulnerabile o indifesa, nè di farle « solletico ».
  • È vietato toccare qualcuno in un zona normalmente coperta da un costume da bagno.
  • Non si deve tenere qualunque persona sulle proprie ginocchia (eccetto i bebé e i bambini molto piccoli).
  • Una prudenza esemplare deve essere messa in atto alle piscine del Santuario.

Comportamento:

  • Non dimostrare alcun favoritismo. Mostrare un’uguale comprensione verso tutti.
  • Rispettare le distanze e non cercare dei segni di affetto.
  • Evitare qualsiasi amicizia troppo personale con i fanciulli, gli adolescenti o le persone vulnerabili o indifese.
  • Evitare di trovarsi soli con un minore o una persona vulnerabile o indifesa in un locale con la porta chiusa o con il vetro opaco.
  • All’interno del Santuario, è peraltro rigorosamente vietato possedere dell’alcol o delle sostanze illegali, ancor più consumarne o farne consumare.
  • Se osservate che un fanciullo minorenne o una persona vulnerabile o indifesa manifesta un’attrazione esagerata o malposta o anche pone dei gesti di natura ambigua o equivoca verso un accompagnatore o un operatore pastorale, dovete immediatamente riferirne al responsabile del gruppo o al Coordinatore della Pastorale Internazionale.
  • Utilizzando la rete internet o wifi del Santuario, vi impegnate a rispettare le regole dell’Hospitalitè Nostra Signora di Lourdes stesso. Siete avvertiti che il servizio informatico dispone della tecnologia che gli permette di accedere a tutte le informazioni disponibili sul vostro sistema informatico, così da consultare la vostra cronologia.

Il presente Codice di buona condotta è a difesa di ogni persona vulnerabile o indifesa: cioè una persona che, a causa della sua età (fanciullo, persona anziana), del suo handicap o di altre circostanze, temporanee o permanenti, è in una posizione di dipendenza in rapporto agli altri o anche a maggior rischio rispetto alla popolazione in generale, di essere abusata da una persona o più persone in autorità o in confidenza con lei.

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3 Commenti

  1. Ricevo da Rossi Renato e trasmetto tal quale: I miei codici di comportamento sono il Vangelo e la mia Promessa, le mie regole i dieci comandamenti. Non sottoscrivo nessun codice dettato da fobie di comunità in società sovraniste.
    Siamo Popolo di Dio (Vaticano II) fratelli in Cristo nel Corpo Mistico della Chiesa, non una setta.
    Ex responsabile cerimonie, ho subito sulla mia persona gli effetti di alcuni dei 15 peccati della Curia Vaticana, elencati da Papa Francesco ed espressione del comportamento di alcuni componenti della presidenza.
    Pregate per me, io pregherò per voi.
    p.s. Osservatore Romano discorso di Papa Francesco alla Curia per auguri natalizi

    Per i più pigri, riporto le 15 piaghe che ci affliggono e che da Lourdes allontanano tante persone:
    1. «La malattia del sentirsi “immortale”, “immune” o addirittura “indispensabile” trascurando i necessari e abituali controlli. Una Curia che non si autocritica, che non si aggiorna, che non cerca di migliorarsi è un corpo infermo». Tutti ci crediamo insostituibili, ma «un’ordinaria visita ai cimiteri ci potrebbe aiutare a vedere i nomi di tante persone, delle quale alcuni forse pensavano di essere immortali, immuni e indispensabili!». Contro questa «patologia del potere», che diventa «narcisismo», l’antidoto «è la grazia di sentirci peccatori e di dire con tutto il cuore: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare” (Lc 17, 10)».
    2. «La malattia del “martalismo” (che viene da Marta), dell’eccessiva operosità: ossia di coloro che si immergono nel lavoro, trascurando, inevitabilmente, “la parte migliore”»: cioè la preghiera e anche il riposo, che è «necessario e doveroso».
    3. «La malattia dell’“impietrimento” mentale e spirituale: …

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