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Lourdes, medicina che lenisce molti dei nostri problemi

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Alla vigilia della partenza del pellegrinaggio biellese verso la nota località religiosa francese, il presidente Oftal Giovanni Dama sottolinea il valore del viaggio: “Saremo circa 600 persone – spiega a Newsbiella – compresi tanti giovani che sono capaci di dare moltissimo. Ogni volta che vado qualcosa mi segna nel profondo”

Giovanni Dama è in partenza per il suo 52.mo pellegrinaggio a Lourdes. Il presidente dell’Oftal Biella guiderà il gruppo biellese che sarà in Francia da lunedì 29 agosto, con la partenza all’alba dal piazzale di Città Studi, alla notte tra venerdì 2 e sabato 3 settembre quando vi sarà il rientro di tutti i partecipanti. “Saranno circa 600 le persone che verranno – spiega Dama a Newsbiella – 140 andranno in aereo mentre tutti gli altri saranno divisi in dieci pullman di cui uno doppio. Duecento le figure di riferimento dell’organizzazione tra personale di servizio, dame, barellieri, medici e sacerdoti. Inoltre sarà presente un gruppo di ragazzi giovani provenienti dalle parrocchie del Biellese”.

Un appuntamento che si consolida di anno in anno e non accenna a subire cali di presenze o di interesse. C’è sempre più voglia di stare insieme e di vivere alcuni giorni tra fede e serenità: “Lo spirito è quello che contraddistingue sempre il viaggio – afferma Dama – che non è fatto per vacanza o per piacere ma per amore del santuario di Lourdes. Portiamo molti malati, cercando di fargli trascorrere un periodo diverso fuori casa e lontano dai brutti pensieri. Per loro si sono organizzate tante funzioni religiose con la possibilità di raggiungere la grotta e condividere momenti di preghiera”.

Giovanni Dama si è appassionato fin da ragazzo a questa attività. L’attenzione che viene rivolta ai disabili e ai malati è il fulcro centrale del viaggio. Chi vi ha partecipato almeno una volta conosce la cura e l’affetto che i volontari e gli organizzatori dedicano alle persone bisognose. “Ogni volta che vado – sottolinea Dama – qualcosa mi segna nel profondo ed è sempre una sensazione diversa. Ho conosciuto tante persone partite per vari motivi. Ad esempio un signore era venuto a Lourdes dopo aver subito un grave lutto in famiglia. Al ritorno mi ha detto che aveva accettato quello che gli era successo, dopo avere visto così tante persone sofferenti”.

Per Dama “Lourdes è la medicina che lenisce molti dei nostri problemi. Sicuramente non guarisce ma ti permette di affrontare la vita con serenità”. E poi i tanti giovani presenti, volontari che trascorrono cinque giorni dando tutto ciò che hanno: “Sono capaci di dare moltissimo, sappiamo che molti hanno onde emotive ma qui l’impegno è fedele. Loro si prendono una responsabilità e la portano fino in fondo. Quando cominci devi avere la gioia per andare avanti, non è uno spot di qualche giorno ma una piccola goccia che dai per tanto tempo, per tanti anni”.

Anche a Lourdes, considerato luogo sensibile sul fronte terrorismo, si stanno concentrando maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine: “Ero lì qualche giorno prima di Ferragosto per un altro pellegrinaggio – conclude Dama – e sicuramente c’erano maggiori limitazioni. Ma non ho notato esasperazione, solo verifiche più capillari”.

Courtesy of NewsBiella.IT >>>

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