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Lourdes, quando la scienza tace

“De Maria nunquam satis“: “di Maria non si dirà e non si riuscirà mai a dire abbastanza”, è stato scritto. Questa inesauribilità materna e misericordiosa ha trovato specchio, nel 1858, a Lourdes; nella prima apparizione la Madonna ha la Corona del Rosario in mano e lo prega con Bernadette che si unisce a Lei. Perché, come ha recentemente affermato Papa Francesco: “E’ la preghiera dei fedeli che cambia la Chiesa”. Il cuore della Chiesa è dove si prega, e non principalmente nell’attivismo: i miracoli di Lourdes sono un segno offerto a tutti, miracolati e non miracolati, della “vera” guarigione.

Certamente Lourdes è un “appiglio provvidenziale”, cui possiamo aggrapparci per rinsaldare la nostra fede, una “maniglia” che possono stringere anche quelli che dubitano o sono in ricerca. Basti pensare che presso il Santuario di Lourdes si trova il Bureau des constatations médicales (Ufficio delle constatazioni mediche), cui sono invitati a partecipare medici di qualsiasi convinzione religiosa, e che esamina i casi di presunte guarigioni miracolose che vengono definite inspiegabili secondo le attuali conoscenze scientifiche; in seguito, dopo altre valutazioni, la Chiesa cattolica può affermarne il carattere “miracoloso” .

E fanno riflettere i casi di due eminenti scienziati quali:

  • Alexis Carrel , premio Nobel per la medicina che, da agnostico, si recò a Lourdes nel 1903 come medico al seguito di un treno di ammalati e qui si convertì dopo essere stato testimone oculare della guarigione inspiegabile di una giovane donna malata terminale;
  • Luc Montagnier, direttore dell’Istituto Pasteur, scopritore del virus dell’HIV, premio Nobel per la medicina, che ha scritto: “Riguardo ai miracoli di Lourdes che ho studiato, credo effettivamente che si tratti di qualcosa non spiegabile…io non mi spiego questi miracoli, ma riconosco che vi sono guarigioni non comprese allo stato attuale della scienza”.

Se confrontate all’enorme numero di pellegrini, le 69 guarigioni inspiegabili “ufficializzate” sono rare ed è inesplicabile, alla ragione umana, il criterio d’elezione dei miracolati: furono guariti dei ricchi invece che dei poveri; vi fu chi guarì prodigiosamente per poi morire dopo in un banale incidente. Ciò sta a significare che quei prodigi sono un mero segno che rimanda alla vera guarigione offerta qui non a pochi ma a tutti. Apparendo all’umile veggente Bernadette Soubirous, la Vergine ci ha donato un grande messaggio di misericordia e salvezza per l’umanità, eco del Vangelo per tutti i sofferenti nel corpo e nello spirito.

di Anna Rotundo – INTERRIS.IT

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