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Storie da Lourdes – 26 luglio 2015

All’ inizio della seconda puntata vengono presentate le storie di due famiglie con particolari difficoltà. Dalla Sicilia Daniela con suo marito Antonino, malato di sla ed il figlio Giuseppe, entrambi sulla sedia a rotelle, ci racconta che ha lasciato il suo lavoro di estetista per dedicare tutto il suo tempo ad accudire i suoi cari. “FAMIGLIE OLTRE GLI OSTACOLI” è il titolo dell’ episodio, in cui incontriamo anche Monica e Francesco, dal Veneto, genitori della piccola Milena, appena cresimata, su cui riversano tutto il loro amore.

Tra il popolo che si ritrova a Lourdes possiamo scoprire persone speciali ed autentiche con “UN BAGAGLIO DI UMANITÀ”, come Biagio, dalla Campania, che fa tappa al santuario dei Pirenei prima di continuare il suo viaggio verso Santiago di Compostela. Ricorda il suo difficile passato, scherza a proposito del suo avambraccio corto (“sarebbe focomelia, ma io lo chiamo difetto di fabbrica”), ci racconta di quando pensava solo “a bere alcolici e a farsi le canne”, ci confida il suo graduale cambiamento avvenuto grazie alla vicinanza con i malati. Nello stesso capitolo si mostra in tutta la sua franchezza Leonardo, originario della Calabria che vive a Bergamo. Il suo passato è legato al sessantotto e agli anni di piombo, alla classe operaia, ai picchetti di picchiatori, agli scioperi ed agli scontri tra fazioni contrapposte. Una vita intensa, poi segnata profondamente dalla morte del padre, che lo ha fatto sprofondare in un baratro oscuro, dal quale è riuscito a risollevarsi solo dopo aver toccato il fondo.

Sempre nella seconda puntata conosciamo più da vicino le esperienze di coloro che sono “AL SERVIZIO DEI MALATI”: barellieri e volontari, donne e uomini, adulti, giovani e ragazzi appartenenti a varie associazioni: Unitalsi, Oftal, Volontari della sofferenza, Ordine di Malta, scout dell’ Agesci, Amici di Lourdes, ecc. che scoprono la dimensione della vita come dono da non sprecare, da vivere in pienezza, riconoscendo il valore della propria vita e di ogni vita umana, senza cedere alla tentazione dell’indifferenza e dell’egoismo.

Ed ancora, a seguire, nella seconda puntata, ecco il 57° pellegrinaggio militare internazionale, un grande appuntamento annuale con delegazioni provenienti da oltre 30 paesi del mondo. Colorate uniformi e allegre bande musicali fanno da sfondo all’ episodio, intitolato “MILITARI INTORNO ALLA REGINA DELLA PACE”. Folta, come da tradizione, la rappresentanza degli italiani, ripresi in vari momenti del pellegrinaggio, dall’ appassionato canto dell’ inno nazionale di Mameli all’ intenso momento spirituale durante la Messa, celebrata alla Grotta dall’ Ordinario militare, l’ Arcivescovo Mons. Santo Marcianò. Il pensiero va in particolare ai militari italiani impegnati nelle missioni di pace all’ estero, a quelli che operano nelle situazioni di maggiore rischio, a quanti si dedicano a soccorrere immigrati e rifugiati.

La seconda puntata si conclude con le testimonianze di alcuni ragazzi veneti di una comunità terapeutica del Ceis, il Centro Italiano di Solidarietà fondato da Don Picchi. Per loro, siano essi credenti, scettici o indifferenti, l’esperienza di Lourdes viene vissuta soprattutto come “TERAPIA DELLA SOLIDARIETÀ”, nell’ assistenza e nel servizio a malati e disabili.

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