Quando l’oggi parlò al domani

Tra poco sarà notte e al sorgere della luce, non ci sarò più. Sappi che ho sempre voluto il cielo sopra di me. E quando un tetto mi separava dall’azzurro o dalle nuvole, il respiro si faceva cenere. Sappi che ho sempre accarezzato gli alberi per trarre forza e toccato i petali sottili delle margherite per invidiare la purezza. Sappi che ho portato la paura e la fatica sulle spalle, come tutti. E come tutti sono caduto per poi rialzarmi. Sappi che ho sempre guardato verso le montagne per avere a mente in ogni istante la direzione. E che i piedi li ho messi sulle impronte di Ieri per avere saldo il passo.

DETTAGLI PRODOTTO

  • Formato: Formato Kindle
  • Dimensioni file: 48 KB
  • Lunghezza stampa: 62
  • Editore: Roberto Allegri (22 aprile 2015)
  • Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
  • Lingua: Italiano
  • ASIN: B07B8PK57V
  • Word Wise: Non abilitato
  • Screen Reader: Supportato
  • Miglioramenti tipografici: Abilitato

NOTA DELL’AUTORE

In QUANDO L’OGGI PARLO’ AL DOMANI ho immaginato di raccontare ai miei figli i sogni del loro vecchio.

<<Sediamoci a parlare>>, disse l’Oggi al Domani. Ma il Domani pensava solo a giocare. <<E’ giusto che tu sia leggero>>, disse ancora l’Oggi. <<Le tue ali sono fatte di speranza, come quelle delle farfalle. Di peso, ne hai poco. E’ giusto che tu sia colorato, sorridente, indaffarato nei pensieri appena nati. Sei una piuma di neve, il sospiro di una foglia innamorata del sole. Ma voglio dirti di me. Tra poco sarà notte e al sorgere della luce, non ci sarò più. Sappi che ho sempre voluto il cielo sopra di me. E quando un tetto mi separava dall’azzurro o dalle nuvole, il respiro si faceva cenere. Sappi che ho sempre accarezzato gli alberi per trarre forza e toccato i petali sottili delle margherite per invidiare la purezza.

Sappi che ho portato la paura e la fatica sulle spalle, come tutti. E come tutti sono caduto per poi rialzarmi. Sappi che ho sempre guardato verso le montagne per avere a mente in ogni istante la direzione. E che i piedi li ho messi sulle impronte di Ieri per avere saldo il passo.>>

Il Domani ascoltava e faceva danzare un piedino, come un guscio di noce. Poi mise una mano su quella dell’Oggi, che era dura e segnata e piena di sassi. E insieme, dalla finestra, bevvero il fulgore del sole che andava a dormire

Roberto Allegri

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