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A tu per tu con Giuseppe Pierantozzi

Presidente-Unitalsi

A tu per tu con il Presidente regionale UNITALSI Giuseppe Pierantozzi

Di Lara Facchini

DIOCESI – Il Pellegrinaggio diocesano della sezione Sambenedettese e Marchigiana dell’Unitalsi a Lourdes è giunta al termine, prima della partenza abbiamo chiesto al Presidente regionale Giuseppe Pierantozzi le sue impressioni e le sue sensazioni.

Presidente Pierantozzi un bilancio su questo pellegrinaggio regionale 2015.
«Il Pellegrinaggio a Lourdes ha sempre il suo fascino, e rivela per fortuna sempre delle sorprese positive, ogni viaggio nella cittadina pirenaica riesce a darti qualcosa di nuovo. Io vengo a Lourdes da 40 anni, e non posso dire che ci siano stati due pellegrinaggi uguali; ogni volta che si viene si scopre qualcosa di nuovo, si capisce qualcosa in più e si riceve qualcosa in più».

Come sta vivendo da Presidente della Sezione Marche questo momento di crisi economica?
«C’è un momento di difficoltà sicuramente, la crisi economica è sentita e vissuta dalle famiglie, e questo si ripercuote sicuramente sull’esperienza del pellegrinaggio. È una difficoltà in più, ma spero che venga superata in fretta. Io dico sempre che quando si viene in Pellegrinaggio non siamo noi che abbiamo scelto, ma è qualcuno che ci ha chiamato, è la Madonna che seguita a chiamarci. Se le situazioni economiche miglioreranno, sicuramente tornerà ad esserci un’affluenza maggiore. La mia paura è che alla crisi economica si sommi una crisi di fede, e questo sarebbe veramente un problema, una difficoltà brutta, ma ringraziando nostro Signore la gente ancora crede, viene qui con fede, con tanta speranza. Quest’anno il tema è “La gioia della Missione”, e sicuramente ci renderà ancora più consapevoli del compito che abbiamo: tornare a casa ed essere missionari, portatori di questa gioia che l’incontro con Cristo e la presenza qui a Lourdes ci danno».

Un pensiero per chi è rimasto a casa, e anche per chi è qui a Lourdes.
Per noi Unitalsiani il pensiero numero uno è rivolto a chi è in difficoltà, a chi sta male. Io dico sempre che malattia e disabilità non sono un mondo a parte, ma una parte del mondo, e noi come Unitalsi abbiamo a cuore proprio questa parte. A chi è venuto qui dico soltanto di mettersi in ascolto, la Madonna avrà da dirci qualcosa. Per chi è rimasto a casa possiamo solamente fare una preghiera intensa alla Madonna, tanto lei conosce i nostri bisogni, sia che siamo a Lourdes sia che siamo a casa: come ogni mamma, Maria è sempre disposta ad accettare, ad accogliere, ad aiutare, a perdonare, a consolare, ad incoraggiare i propri figli. La nostra Mamma Celeste sa lei ciò che è bene per noi».

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