Alessandro De FranciscisIn evidenzaStampa

I miracoli avvengono ancora?

Intervista al medico dottor Alessandro De Franciscis, Presidente del “Bureau des Constatations Médicales” di Lourdes

Di Renzo Allegri

Mai come in questo periodo i notiziari quotidiani sono pieni di informazioni drammatiche. Guerre, rivolte, bombardamenti, attentati, delitti, incendi, siccità, terremoti, malattie, epidemie, imbrogli di ogni genere. La nostra esistenza è angosciata. Si vive terrorizzati, sospettosi, chiusi in noi stessi e nelle proprie case.

Eppure, in mezzo a tanto caos, serpeggiano anche informazioni ricche di speranza, legate a realtà sublimi, che riguardano la vita nella sua dimensione assoluta, eterna, notizie riguardanti il mondo soprannaturale, eventi che riportano il pensiero a Dio. Ma non trovano spazio sui media o vengono riferite in tono fumoso, come favole riservate ai bambini e agli illusi.

Quest’anno ricorre il centenario delle apparizioni della Madonna di Fatima, evento che fin dal suo inizio, nel 1917, attraverso fatti inspiegabili, come il famoso prodigio del sole osservato in diretta da quasi centomila persone, guarigioni prodigiose e profezie che si sono clamorosamente avverate alla lettera, ha suscitato grandissimo interesse e ha permeato la vita di credenti e non credenti per decenni. Ma tutto questo, nel nostro tempo, ha perduto smalto e consistenza. Il centenario di Fatima viene celebrato con partecipazione, sono aumentati i pellegrinaggi nei santuari mariani e perfino il Papa è andato nella cittadina mariana del Portogallo, ma il tutto dentro quel senso di “rispettosa consuetudine dovuta”, senza la meraviglia, la sorpresa, lo stupore che i fatti celebrati dovrebbero suscitare.

Leggi tutta l’intervista cliccando qui

Avviso: Le pubblicità che appaiono in pagina sono gestite automaticamente da Google e sono necessarie a poter mantenere gratuite queste pagine. Pur avendo messo tutti i filtri necessari, potrebbe capitare di trovare qualche banner che desta perplessità. Nel caso, anche se non dipende dalla nostra volontà, ce ne scusiamo con i lettori.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio