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Cresce il numero di giovani accompagnatori

AOSTA. Bambini, adolescenti e giovani accompagnatori dei loro coetanei disabili nei pellegrinaggi annuali a Lourdes. Il desiderio di vivere in prima persona questo santuario, uno dei luoghi di preghiera più importanti del mondo cristiano, ha affascinato e coinvolto, quest’anno, un numero di ragazzi maggiore del 30 per cento rispetto al 2011. L’incremento ha riguardato anche i giovani portatori di handicap: più 35 per cento dell’anno scorso. Cerebrolesi, paraplegici e, in particolare, down hanno amplificato la sfera dei devoti della Madonna apparsa alla quattordicenne Bernadette, nel 1858.

Laura Canetto, presidente da febbraio di quest’anno dell’Oftal, l’Opera Federativa Trasporto Ammalati Lourdes, di Aosta, riferisce l’entusiasmo dei giovani nell’assistere e nel dedicarsi a chi soffre. «Vivono questo rapporto con grande slancio – dice -, impegnandosi per alleviare disagio e dolore fisico, ma non solo». Racconta, inoltre, l’esperienza esaltante dei ragazzi disabili che considerano Lourdes «la loro famiglia, dove rinsaldare l’amicizia».

L’incremento, dallo scorso anno, dei pellegrini riguarda, inoltre, gli animatori: il 10 per cento in più di ragazzi ha intrattenuto la folla di fedeli che si affida alla preghiera per lenire la loro angoscia. Nel gruppo di questi promotori del divertimento spiccano due seminaristi, di 28 anni, Lorenzo Sacchi e Daniele Borbey. «Con i loro canti e la chitarra hanno rallegrato i giovani disabili», chiosa Canetto. Il legame con il santuario situato negli Alti Pirenei si trasmette di generazione in generazione. E’ il caso della famiglia Trèves, di Aosta. «Per anni, i genitori hanno accompagnato gli ammalati. Da quest’anno, hanno ceduto il testimone ai figli poco più che adolescenti», dice la presidente Oftal. E’ la riscoperta dei valori della solidarietà, della carità cristiana, dell’amore per il prossimo mortificati dalla società dei consumi, dalla frenesia di una vita in cui l’imperativo prioritario si fonda su ricchezza, fama, successo. «A Lourdes, serenità e devozione scandiscono le giornate dei pellegrini di tutte le età», sottolinea la presidente Oftal.

Al pellegrinaggio 2012 (10 pullman per un totale di 420 devoti) ha partecipato Daniela, una donna di trent’anni, residente a Verres, tornata a rivedere la luce dopo quattro anni di tenebre provocate dal coma. Un incidente stradale le ha lesionato il cervello, rendendola dipendente per ogni minima necessità. Un risveglio che, secondo la madre, ha del miracoloso. La giovane donna è viva e i progressi della Scienza potrebbero restituirle il sorriso e la speranza. «Sono andate alla grotta per ringraziare la Madonna – dice Laura Canetto -. La madre, in particolare, ha espresso la sua gratitudine. Si è rivolta a Daniela invitandola a chiedere una grazia. La giovane ha mimato il gesto della masticazione, commuovendo i presenti», ricorda la dirigente dell’Opera Federativa Trasporto Ammalati Lourdes, istituita nel 1932 da Monsignor Alessandro Rastelli di cui, quest’anno, ricorre il centenario della morte.

L’anniversario e gli 80 anni di attività dell’Oftal verranno commemorati, domenica 29 settembre, nel salone regionale, a partire dalle 10,30. Il giorno successivo, alle 10,30, il vescovo Monsignor Franco Lovignana celebrerà una Messa in Cattedrale.

Il programma di questo organismo di Fede continua con l’appuntamento del 7 ottobre, a Trino Vercellese, sede centrale dell’Oftal. «Festeggeremo ancora Monsignor Rastelli e visiteremo la sua tomba», anticipa Laura Canetto. Sette giorni dopo, a San Germano canavese, località vicina a Borgofranco, verrà celebrata la ‘’Giornata dell’amicizia”. «E’ un classico al rientro da Lourdes – precisa la presidente Oftal -. Sarà una giornata improntata all’animazione». L’anno si concluderà con due giornate molto attese: gli auguri di Natale, il 24 dicembre e il veglione di Capodanno. «Stiamo cercando un salone che accolga i ragazzi e i loro famigliari», fa sapere Laura Canetto.

Sandra Lucchini

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