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La Francia taglia i treni verso Lourdes

Parigi, gennaio 2013. Rivolgendo gli auguri al nuovo vescovo di Lourdes, Nicolas Brouwet, il sindaco della città, Jean-Pierre Artiganave, lancia l’allarme: il trasporto ferroviario speciale degli ammalati verso i santuari è «in grave difficoltà». Più di un anno dopo, sullo stesso tema, le parole del nuovo sindaco, Josette Bourdeu, hanno preso accenti ancor più foschi: «Il calo dei treni dei pellegrinaggi è una catastrofe. Non è possibile abbassare le braccia, tanto più che resto persuasa che il messaggio di Lourdes è l’accoglienza delle persone ammalate», come dichiarato a Lourdes News.

Secondo il mensile, i trasporti speciali in Francia sono diventati quasi impossibili da organizzare, a causa della progressiva sostituzione dei vecchi Treni “Corail” con i Tgv (treni ad alta velocità) meno equipaggiati per gli ammalati, perché normalmente destinati alla circolazione ordinaria. Il risultato è che molti organismi di pellegrinaggio stanno progressivamente convertendosi al trasporto con pullman.

Ma il problema pare destinato a ripercuotersi sul trasporto internazionale, come ha sostenuto vigorosamente l’Unitalsi – l’Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali – attiva da oltre 110 anni. Con un comunicato, l’organismo ha spiegato che «intende mettere in atto tutte le sinergie per fare in modo di mantenere e garantire alle persone in difficoltà il pellegrinaggio a Lourdes con l’unico mezzo di trasporto ancor oggi adatto allo scopo, appunto il treno». Ma di fronte alle nuove difficoltà logistiche, l’Unitalsi ha già valutato l’impatto di soluzioni alternative, come spiega il presidente Salvatore Pagliuca: «Partendo da uno studio fatto due anni fa, si è potuto stimare che anche un trasporto in pullmann, ci impedirebbe di accompagnare a Lourdes almeno 6 mila pellegrini malati, la metà di quelli che accompagniamo oggi».   Tanto in Francia quanto in Italia, cresce inoltre il timore di un costo sempre più oneroso dei viaggi. Francis Dias, coordinatore dei pellegrinaggi a Lourdes, chiama in causa direttamente le ferrovie francesi, ovvero la Sncf, evocando una «volontà effettiva nei fatti» di sostituire tutti i Corail con i Tgv, scarsamente disponibili per i pellegrinaggi soprattutto nei periodi di vacanze scolastiche.

Raggiunta da Avvenire, la Sncf dice di «non aver ancora preso conoscenza nei dettagli di queste critiche». Resterebbe ferma «la preoccupazione di un servizio quanto migliore possibile». In tutto, i treni speciali previsti dalla Sncf per il 2014 sono 590, con una riduzione di 10 rispetto all’anno scorso. Ma si tratta solo di una “stima”, ammette la Sncf. Forse molto teorica.

Daniele Zappalà

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