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Lourdes: il tatuaggio del cuore

Al Pellegrinaggio Internazionale a Lourdes, che si è tenuto nei giorni tra il 4 e l’8 maggio 2012, il Gran Priorato di Roma, guidato dal Gran Priore di Roma, S.E. Frà Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, dal Cappellano Capo Mons. Natale Loda e dalla Responsabile dei Pellegrinaggi la C.ssa Maria Cristina Spalletti che ne ha coordinato l’organizzazione, hanno partecipato oltre 94 malati e 347 fra sorelle, barellieri e pellegrini.

Al centro delle cure e delle attenzioni di tutto il personale c’erano anche quest’anno i piccoli pazienti dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma dei reparti di chirurgia, oncologia ed ematologia (dislocati presso Roma, S. Marinella, e Palidoro), accompagnati dalle loro mamme, in alcuni casi anche dai papà, e dalle loro esemplari dottoresse.

Come ogni anno si è riconfermato per tutti i partecipanti, personale di servizio e pellegrini, quel livello di intensità e di impegno fisico che da sempre ne caratterizzano il “sapore”. Infatti, non risulterebbe un pellegrinaggio così bello e spiritualmente tanto intenso se venissero a mancare proprio le componenti della fatica e della progressiva stanchezza, grazie alle quali inspiegabilmente poter scoprire il mistero della Bellezza: Nostra Signora di Lourdes.

Tanti ed intensi i momenti del programma, in particolare quelli appositamente preparati dal Cappellano Magistrale Don Andrea Coldani per i nostri piccoli e preziosi pellegrini e le loro famiglie.

Come non ricordare tra i più significativi: la Via Crucis per i bambini e la preghiera del Rosario con la preparazione delle intenzioni per la Messa. Molto allegra e coinvolgente la festa internazionale organizzata per tutti i bambini del pellegrinaggio che li ha visti giocare insieme alle sorelle e ai barellieri non solo di Roma, ma di tutta l’Italia e di altri paesi, con la vittoria finale di tantissimi premi e il lancio spettacolare dei palloncini bianchi e rossi dalla terrazza del quinto piano dell’Accueil.

La sera precedente la partenza, dopo la suggestiva processione au flambeaux, i bambini guidati da don Andrea e accompagnati dai genitori, dai dottori, dagli infermieri e dal personale dell’Ordine hanno presentato alla Grotta il Cero del Pellegrinaggio 2012, rappresentativo delle intenzioni di ciascuno e delle preghiere alla Vergine di Lourdes che le sosterranno nel futuro (cero personalizzato dal Cav. Francesco Pinto con le diciture dell’Ospedale Bambin Gesù e la Croce dell’Ordine).

La mattina della partenza, la celebrazione della S. Messa conclusiva del Pellegrinaggio Italiano alla Grotta è stato il momento più emozionante. Tutti i passeggini e le carrozzine dei nostri bambini sono stati posizionate (dai nostri barellieri in servizio con l’Hospitalitè) proprio sotto la Statua della Madonna, sul lato sinistro della Grotta, nei pressi del luogo in cui si trovava Bernadette quando ebbe la prima apparizione. Quella è la posizione più privilegiata perché da quella angolazione si partecipa visivamente senza difficoltà a tutta la celebrazione della S. Messa, potendo, soprattutto, incrociare lo sguardo di Maria. E così è stato, per tutti!

Infine, grazie al tempo disponibile nelle ore precedenti la partenza del secondo aereo, un’ultima gioiosa ventata di aria ed un ultimo spruzzo ancora di acqua di Lourdes (ma piovana) sul trenino che ha fatto fare a tutti, al personale di servizio e alle famiglie, il giro delle strade per un ultimo festoso saluto a tutta la città di Lourdes.

Prima della partenza si è avvicinata una mamma per consegnare un foglietto scritto a mano chiedendo espressamente che sul volo di ritorno fosse letto a tutti.

Si tratta di una vera e propria lettera di ringraziamento delle mamme e dei papà dei bambini. Per poterla leggere in aereo è stato però necessario prepararsi per studiarne più volte i passaggi del testo più impegnativi e prevenire così ogni possibile impedimento dovuto alla commozione.

“Siete fantastiche” sono le prime parole dedicate alle Sorelle, seguite da tanti pensieri di gioia e di ringraziamento per tutto il personale di Servizio che a Lourdes ha servito, assistito, giocato, riso e anche pianto con loro. Si, perché Lourdes è quella zona franca dove le emozioni non sono vietate, ma custodite e impreziosite dalla preghiera che ne deterge tutte le lacrime, proiettandole verso il Cielo da cui tornano come benedizioni (…. mi domando se sarà per questo motivo che piove così tanto … ). Lourdes è quell’angolo di Paradiso sulla terra dove i moti dell’anima salgono dal cuore alla gola, sino ad annegare gli occhi. E’ quella “zona franca” dove ogni lacrima rappresenta un nodo che Maria ha deciso di sciogliere con noi.

Proprio nel giorno della festa della Mamma, 8 maggio, quelle mamme al termine del Pellegrinaggio a Lourdes hanno ringrazio l’Ordine di Malta per la fiducia, la professionalità, la sicurezza, la tranquillità che tutto il suo personale di Servizio ha saputo infondere nei loro cuori, tanto da sentirsi confidenti nell’affidarci il loro tesoro più prezioso da cui non si distaccano mai: i loro bambini. L’attività e l’attenzione di una mamma soprattutto per il proprio figlio sofferente è ininterrotta nelle 24 ore.

E’ motivo di grande gioia e sollievo per noi creare quelle condizioni e quelle occasioni più favorevoli, nel corso del Pellegrinaggio, che permettano ai genitori dei bambini di dedicarsi ad una piccola pausa. Per entrare serenamente in preghiera alla Grotta, avvicinarsi al delicato atto del bagno alle piscine, incamminarsi nella Prarie sotto i raggi del sole, percorrere la Via dell’Acqua di fronte alla Grotta, visitare per lo shopping le boutique dei gadgets dell’Ordine o i vari negozi di oggetti religiosi e non, o visitare nella città il castello o i luoghi di Bernadette.

E’ un gesto estremamente significativo per tutti noi: una madre a Lourdes che ci affida un figlio o una figlia, …. rappresenta Maria, che ci affida Gesù.

La Nostra Signora di Lourdes è una madre che fa questo alla Grotta: è Lei che ci dice dove manca il vino della festa sulla tavola della nostra vita. E per far tornare la festa ci indica chi seguire (“fate quello che lui vi dirà” Gv 2,5) e ci svela il segreto su come seguirlo. Tornare come bambini. Appunto, stando con loro come se fossero i nostri figli.

Tutti, barellieri e sorelle, hanno gioito e giocato con quei piccoli angeli. Chi creava personaggi con i palloncini, chi disegnava e dipingeva, chi inventava rifornimenti di carburante per le carrozzine e controlli alla pressione delle gomme come se fossimo ai box della formula 1. Chi rendeva quelle sale il campo di uno stadio bellissimo, pieno di tifosi pronti ad esultare per le prodezze di quei piccoli e gloriosi campioni. Con il premio di un caffè, un biscotto o uno spuntino sempre offerto delle generose e infaticabili Sorelle della Tisanerie, che come la “vaporiera” di una locomotiva distribuiva sorrisi, energia e ristoro a tutti noi. E tra un gioco e una carezza all’improvviso questi fanciulli ci consegnano un premio: i loro preziosi e significativi tatuaggi impressi sulle nostre mani e sulle nostre braccia, raffiguranti o dei pupazzetti o le più svariate scritte.

Quelle sono le nostre medaglie! Infatti non sanno che ogni anno ci sono dei “tatuaggi”, invisibili, che si incidono nei nostri cuori.

E ogni anno quella parola “tatuata” solo grazie a quella grande fatica, a quelle gambe .… au flembeaux sin dalla prima sera, a quei sorrisi, a quei giochi, a quelle emozioni, a quegli orari inconsueti e a quella serie di imprevedibili “Dioincidenze” è sempre la stessa: Gesù.

Courtesy by ordinedimalta.org

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