Stampa

Barelliere di Rosà muore a Lourdes

Stroncato da infarto a 88 anni

TRAGEDIA. L’anziano è stato colto da improvviso malore sul treno prima del ritorno a Vicenza. Antonio Dal Molin di Rosà da tanti anni protagonista dei pellegrinaggi Unitalsi con «passione e umanità»

Vicenza. È morto a Lourdes, dove non mancava mai di prestare la sua opera di volontario nei pellegrinaggi organizzati dall’Unitalsi di Vicenza.

E da dove, probabilmente, desiderava cominciare l’ultimo viaggio, quello più importante. Antonio Dal Molin, 88 anni di Rosà, non aveva voluto rinunciare alla sua missione nonostante l’età ed un cuore a volte ballerino.

Partito da Bassano del Grappa la scorsa settimana assieme a due parenti si era subito messo a disposizione, forte della sua esperienza di barelliere, dei malati partiti alla volta dei Pirenei per il 50° pellegrinaggio della sottosezione berica.

Un servizio che svolgeva con passione, fede e grandissima umanità, a favore degli altri, i malati, i deboli, sempre più importanti della propria persona.

Se ne è andato un attimo prima che il treno cominciasse a muoversi per lasciare quella terra e quel santuario mariano che tanto amava, stroncato da un infarto che non ha lasciato nessun margine di intervento neppure all’esperto personale sanitario che accompagna sempre queste trasferte. Chi lo ha visto ne ricorda l’espressione dolcissima «come di chi è arrivato finalmente a casa», chi lo ha conosciuto già ne rimpiange la generosità.

Bloccato per due ore in stazione, il convoglio è poi ripartito alla volta di Vicenza mentre la salma di Dal Molin è dovuta rimanere per motivi burocratici a Lourdes. Tornerà nei prossimi giorni nel Bassanese per la sepoltura. Ovviamente vivo il cordoglio dei compagni di viaggio.

Ancora provato, preferisce non parlare Giuseppino Scanferla, responsabile vicentino, mentre il presidente di Unitalsi Triveneto Armando Donello sottolinea la grande forza morale di chi dà tutto se stesso per la riuscita diogni inziaitiva: «È una città che si muove, eravamo in 1250. Pensi che c’è una sorella di 92 anni che non si è mai fermata un attimo e questo lavoro continuo comporta dei rischi personali, ai quali queste persone non pensano perchè il loro compito è il prossimo». Vite vissute davvero fino in fondo. R.L.

Avviso: Le pubblicità che appaiono in pagina sono gestite automaticamente da Google e sono necessarie a poter mantenere gratuite queste pagine. Pur avendo messo tutti i filtri necessari, potrebbe capitare di trovare qualche banner che desta perplessità. Nel caso, anche se non dipende dalla nostra volontà, ce ne scusiamo con i lettori.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio