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Bernadette, pellegrina a Treviso

saintbernadettesoubirousBernadette Soubirous, la santa di Lourdes, pellegrina a Treviso

Dall’11 al 13 gennaio prossimo faranno tappa nella nostra diocesi di Treviso le reliquie di santa Bernadette Soubirous, a cui la Vergine Maria apparve a Lourdes nel 1858. Il corpo della santa, collocato in una teca di vetro, si trova nel monastero di Nevers, in Francia, in un eccezionale stato di conservazione: a tutt’oggi appare come appena deceduta. il 18 aprile 1925 durante la terza ed ultima ricognizione del corpo della santa furono prelevati alcuni frammenti per esami medici e conservati come reliquie.

Il 18 aprile 1925, il papa dichiara l’eroicità delle virtù di Bernadette. Necessita una ricognizione (la terza): sono presenti autorità, il vescovo, le suore, il tribunale ecclesiastico, testimoni, medici credenti e laici, il commissario di polizia. Il dottor Comte, su richiesta del vescovo di Nevers, prende le reliquie dalla parte anteriore delle costole, 5a e 6a lato destro; il fegato è intatto, per cui preleva un frammento; due rotule, frammenti di muscolo sulle parti esterne delle cosce, molto molle. I medici concordano nel dire che il corpo di Bernadette è intatto in tutte le sue parti. Sorprende che il fegato, dopo 46 anni, sia rimasto molle.

Queste reliquie, da varie settimane sono accolte in molte diocesi, ad opera dell’Unitalsi. Il loro passaggio anche a Treviso delle reliquie di Bernadette vuole essere un’occasione per risvegliare in tutti quell’umile fiducia nel Signore e quel dono silenzioso di sé ai fratelli che caratterizzò la vita della santa di Lourdes. In particolare gli ammalati e gli infermi possono trovare in Santa Bernardette la vicinanza amica di colei che aveva scritto a papa Pio IX: “Posso solo continuare a fare ciò che ho fatto finora, cioè soffrire e pregare… fino al mio ultimo respiro. Allora soltanto il sacrifico cadrà, ma la preghiera mi seguirà in cielo dove sarà molto più potente che su questa terra d’esilio”.

Bernardette Soubirous viene in mezzo a noi, nel segno delle sue reliquie, per ricordarci che lo stile di Dio è sempre quello del Natale, quando scelse i pastori, poveri e disprezzati, per annunciare a tutti la gioiosa notizia che Dio viene a farsi uno di casa nostra. L’urna delle reliquie sosterà in luoghi di fragilità come la Casa del Clero e l’Ospedale di Castelfranco.

A Treviso si fermerà anche presso le Figlie della Chiesa a Santo Stefano e nella basilica della Madonna Grande, Santa Maria Maggiore, principale santuario diocesano. Quando passerà poi per piazza Giorgione a Castelfranco non si potrà dimenticare che lì, cento anni fa , il 22 maggio 1913, una giovane maestra, Oliva Bonaldo, fu afferrata dal mistero del Corpo Mistico di Cristo durante la processione del Corpus Domini.

Diventata fondatrice delle Figlie della Chiesa, madre Oliva più di cinquant’anni fa volle iniziare l’adorazione eucaristica perpetua a Lourdes, andando ad alloggiare vicino alla casa paterna di Bernardette.

Il passaggio a Riese sarà altrettanto significativo, perché fu proprio San Pio X con la seconda ricognizione del 3 aprile 1919 ad introdurre la causa di beatificazione e canonizzazione di Bernardette. Il reliquiario farà tappa, domenica, presso il monastero della Visitazione che celebra quest’anno il centenario della sua fondazione. Fonte articolo

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