Papa: Chiesa cura l’uomo nel corpo e nello spirito.
PAPA/GIORNATA MALATO: CHIESA CURA L’UOMO NEL CORPO E NELLO SPIRITO
(ASCA) – Citta’ del Vaticano, 11 feb – ”Evangelizzazione e cura dei malati nel corpo e nello spirito”: sono le due ”opere essenziali” svolte dalla Chiesa, ”cui e’ affidato il compito di prolungare nello spazio e nel tempo la missione di Cristo”. Lo ha detto questa mattina papa Benedetto XVI, nell’omelia della celebrazione che ha presieduto in San Pietro per la Giornata del Malato e in occasione del XXV di istituzione del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute.
Ricordando che Dio ”vuole guarire tutto l’uomo e nel Vangelo la guarigione del corpo e’ segno del risanamento piu’ profondo che e’ la remissione dei peccati”, il pontefice ha definito il Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, istituito 25 anni or sono da Giovanni Paolo II, una ”espressione privilegiata di tale sollecitudine”.
Dopo aver espresso parole di ringraziamento per il servizio svolto dai presidenti cardinale Fiorenzo Angelini, cardinale Javier Lozano Barragan, e oggi dal nuovo presidente mons. Zygmunt Zimowski, si e’ rivolto anche alle associazioni che si dedicano ai malati, l’Unitalsi, Opera Romana Pellegrinaggi e altre, oltre che alle migliaia di volontari ed ammalati in collegamento radio e televisivo dai santuari di Lourdes, Fatima, Czestochowa. In piazza erano presenti le reliquie di Sana Bernadette Soubirous arrivate dal santuario di Lourdes.
”I malati e tutti i sofferenti – ha affermato – sono nella Chiesa non solo destinatari di attenzione e di cura, ma prima ancora e soprattutto protagonisti del pellegrinaggio della fede e della speranza, testimoni dei prodigi dell’amore, della gioia pasquale che fiorisce dalla Croce e dalla Risurrezione di Cristo”. ”In questo Anno Sacerdotale, mi piace sottolineare il legame tra i malati e i sacerdoti, – ha aggiunto – una specie di alleanza, di ‘complicita” evangelica. Entrambi hanno un compito: il malato deve ‘chiamare’ i presbiteri, e questi devono rispondere, per attirare sull’esperienza della malattia la presenza e l’azione del Risorto e del suo Spirito”. ”In effetti – ha quindi concluso papa Ratzinger -, quando la Parola di Dio parla di guarigione, di salvezza, di salute del malato, – ha sottolineato – intende questi concetti in senso integrale, non separando mai anima e corpo: un malato guarito .. e’ una gioia sulla terra e nel cielo, e’ una primizia di vita eterna”.
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