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Duemila milanesi a Lourdes

…con due aerei e tre treni speciali

di Sabrina Cottone

Era l’11 febbraio del 1858 quando la quattordicenne Bernadette Soubiros vide per la prima volta «la bella Signora» vestita di bianco, con la fascia azzurra e il velo in testa. Era uscita a raccogliere legna e si trovava vicino alla rupe di Massabielle, davanti a una piccola grotta lungo il fiume Gave. Raccontò Bernadette che l’Immacolata Concezione (così le si era presentata) l’aveva invitata a scavare in un punto sulla terra. Da lì comincio a scorrere l’acqua di Lourdes.

Un cieco si bagnò gli occhi e disse di aver riacquistato la vista all’istante. Fu il primo dei tanti fatti che ogni anno spingono 5 milioni di persone ad andare in pellegrinaggio a Lourdes, accompagnando i malati o alla ricerca di una guarigione spirituale. Le apparizioni della Madonna a Lourdes furono riconosciute ufficialmente dalla Chiesa nel 1862.
Oggi sono oltre duemila i milanesi che partono per Lourdes. Tre treni, due aerei, cinque pullman, più di 2.100 persone tra malati, personale, medici, infermieri e sacerdoti. È il quarto pellegrinaggio a Lourdes della stagione 2011 organizzato dall’Oftal, l’Opera Federativa Trasporto Ammalati a Lourdes, che durerà una settimana, dal 14 al 20 settembre. L’entusiasmo di malati e pellegrini è sempre altissimo.
A colpire è soprattutto la presenza di tantissimi teenagers. Significativa e molto motivata è la pattuglia giovani tra i 17 e i 20 anni che hanno deciso di partire per Lourdes da volontari, accompagnando come dame e barellieri i malati. I debuttanti di Massabielle sono trattati con i guanti bianchi: a loro, al loro primo anno di servizio a Lourdes, è dedicata la Messa dell’Accoglienza. Una novità del pellegrinaggio è anche la presenza dei giovani cantori del Piccolo Coro Santa Maria Ausiliatrice di Milano, che si esibiranno in un concerto nella Basilica sotterranea dedicata a san Pio X.
Molti gli anziani che si sono decisi al grande viaggio: partono da diversi luoghi di ricovero e degenza di malati e anziani della Diocesi di Milano quali il Centro Cardinal Colombo, il Don Gnocchi di Palazzolo, il Don Orione di Milano e Seregno. A guidare il pellegrinaggio sarà l’abate di Sant’Ambrogio e vescovo vicario della Diocesi di Milano, monsignor Erminio De Scalzi.
Tra le intenzioni di preghiera che animeranno il pellegrinaggio, la successione sulla cattedra di Ambrogio tra il cardinale Dionigi Tettamanzi e il neo arcivescovo Angelo Scola. Un ricordo speciale per don Ettore Lessa, già cappellano della Grotta, delegato vescovile di Oftal Milano, morto il 23 ottobre 2010.
Come nei sogni di ogni devoto di Aquerò (che significa «quella lì», il nomignolo della Vergine preferito da Bernadette), i pellegrini potranno assistere alla Messa alla Grotta e alla processione con i ceri accesi nei tradizionali flambeaux, oltre che alla Via Crucis dei malati.

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