Essere prete a Lourdes, con la tua gente
Essere prete a Lourdes, con la tua gente – famiglie e giovani adulti – ti porta al centro della tua identità sacerdotale. Ti rendi conto giorno per giorno, momento per momento – ore di sonno perso in ore sonno perso – che devi essere pane buono che si lascia mangiare.
Spesso si dice che Lourdes è un posto speciale, sono convinto che lo sia, ma soprattutto che sia un luogo dove le persone capiscono di essere speciali agli occhi di Gesù e Maria.
A Lourdes si prega, si piange, si spera, ci si converte. E tutto questo ed il molto altro che là avviene capita per buona parte per opera del Signore attraverso noi preti.
Dall’Eucarestia alla confessione, dal rinnovo delle promesse battesimali alla predicazione lungo la via crucis sino alla direzione spirituale diventi sempre di più strumento della Grazia, strumento di Maria che porta a Gesù. Come Bernadetta. Non porti nulla di tuo, non vuoi convincere nessuno, non hai che la tua povertà di peccatore. Tuttavia, per grazia, la grazia della presenza di Maria e di Cristo che si concreta nella tua consacrazione sacerdotale, tutto o quasi passa attraverso di te ed attraverso la Chiesa che lì è radunata con i suoi carismi.
A Lourdes vivi il tuo nulla e nello stesso tempo la grandezza straordinaria della tua vocazione di prete.
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