Comunicazioni

La fonderia della campane di Lourdes

Fonderia Marinelli: ”Realizzeremo campana di S.Paolo a Roma”

”Ancora oggi tecniche e metodi sono quelli di 1000 anni fa”

Campobasso, 7 gen. (Adnkronos) – ”Siamo lusingati che una prestigiosa rivista come Family Business ci abbia messo ai vertici della classifica delle più antiche e migliori aziende a conduzione familiare del mondo”. Lo ha detto all’ADNKRONOS Armando Marinelli, che con il fratello Pasquale possiede e gestisce la Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone, piccolo centro in provincia di Isernia, che ha guadagnato il secondo posto tra le aziende più antiche al mondo, ex aequo con la millenaria cantina francese Chateu de Goulaine. Sono ormai oltre 1000 anni, infatti, che Agnone è nota in tutto il mondo come la patria delle campane. Qui, dall’anno 1000, ha infatti sede la Pontificia Fonderia Marinelli, ritenuta la più antica del mondo, che Armando Marinelli ama definire ”la nostra bottega”.

Ancora oggi – spiega Marinelli – le tecniche e i metodi per la costruzione delle campane sono ancora quelli di 1000 anni fa”. Il lavoro in fonderia va avanti oggi come nei secoli passati, dice, ”con la stessa passione ed entusiasmo che ci ha portati a realizzare campane che oggi sono un po’ in tutto il mondo”. Sarebbe impossibile elencare tutte le campane nate nella fonderia molisana ma per avere un’idea dell’importanza di questa ”bottega” va ricordato che qui sono state fuse: le campane del santuario di Lourdes, nel centenario dell’apparizione della Vergine nel 1958, la commemorativa del primo centenario dell’Unità d’Italia nel ’61, quella del Concilio ecumenico vaticano II nel ’63, la ‘Kennedy Bell’ nel ’64, quella di Medjugorje nell’88, quella della Perestrojka, che ricorda lo storico incontro del Papa con Gorbaciov nell”89, fino a giungere a quella del grande giubileo del 2000.

”Adesso – ha anticipato Armando Marinelli – stiamo lavorando al progetto per realizzare una campana per San Paolo a Roma”. Peculiarità della fonderia Marinelli è che la creazione delle campane segue, oggi come mille anni fa, le stesse regole dei maestri campanari del Medioevo e del Rinascimento. Una lavorazione completamente artigianale, lenta e meticolosa, che deve portare alla più assoluta precisione per giungere all’esatto peso e dimensioni della campana. La precisione è, infatti, fondamentale per giungere alla perfezione della ‘voce’ dello strumento.

La creazione della campana abbraccia un arco di tempo che spazia dai trenta ai novanta giorni, durante i quali si susseguono varie fasi scandite da rituali ben precisi. La lunga preparazione che precede la colata del bronzo è costituita dalla creazione dell”anima’, una sorta di grande stampo necessario a dare la forma allo strumento, ivi comprese le iscrizioni e i fregi che adorneranno esternamente. Fra i segreti utilizzati dai maestri campanari nella costruzione dell’anima vi è quello di impiegare solo un particolare tipo di argilla resistente all’erosione del bronzo durante la colata. Particolarmente suggestivo è inoltre il momento in cui il bronzo fuso va a riempire l’anima di terracotta. In questo preciso istante, infatti, tutti gli operai invocano la benedizione della Santa Vergine per la buona riuscita del lavoro.

Al laboratorio, nel 1997, si è poi affiancato, nelle immediate vicinanze della fonderia, il ‘Museo Storico della Campana’. Al suo interno si possono ammirare gli strumenti di lavoro utilizzati dai maestri campanari nel corso dei secoli oltre a documenti e varie creazioni artistiche. Il Museo, dedicato da Pasquale Marinelli senior (oggi scomparso) al fratello Ettore, è uno dei pochissimi musei privati al mondo che raccogliere una vasta collezione di campane dall’anno mille ai nostri giorni.

Al suo interno è custodita anche la documentazione sull’antica arte della fusione del bronzo oltre ovviamente a campane antiche e recenti, bozzetti e riproduzioni che ricordano eventi importanti della storia dell’umanità fra cui: la campana del Centenario dell’Unità d’Italia, la Kennedy Bell, la campana dell’Amicizia con la Cina e il prototipo della grande campana del Giubileo 2000. Il Museo ospita, inoltre, opere e documenti preziosi come la riproduzione della Tavola Osca di Agnone del III sec. a.C. e piccole campane ricordo dedicate a personaggi della politica, dello spettacolo e dello sport.

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