Il testamento di Saverio Barbaro

Il 22 aprile 2014 è tornato alla Casa del Padre il nostro fratello Saverio Barbaro. Con la sua macchina fotografica ha “osservato” la nostra Unitalsi, sentendosi parte integrante di essa, con orgoglio e fede. Prima di lasciare questo pellegrinaggio terreno, Saverio ha voluto scrivere una dedica a tutta l’Unitalsi. Credo racchiuda davvero il “cuore”, l’essenza, il motivo ultimo di questa esperienza. A Saverio e alla sua famiglia, l’Unitalsi assicura una preghiera intensa, perchè tutti gli amici Unitalsi che ci hanno lasciato possano aiutarci a continuare con impegno, dignità, passione e fede questo cammino, nel nome del Vangelo e della carità.

Salvatore Pagliuca – Presidente Nazionale Unitalsi

ALL’UNITALSI (di Saverio Barbaro)

Indossare la divisa da barelliere per l’ultimo viaggio è stata una precisa e unanime scelta concordata con mia moglie già da tanti anni (non immaginando, ahimè, che la cosa sarebbe avvenuta così presto). La divisa, l’appartenenza all’Associazione, hanno rappresentato per me uno status mentale prima che fisico. Perché sono sempre stato bene con voi, ho scoperto un mondo assolutamente diverso, ho riscoperto una religiosità che avevo abbandonato, ho conosciuto tantissime splendide persone, vissuto momenti di grande partecipazione, di allegria e anche di tristezza, sui treni, nei campi estivi e in tante altre occasioni. Ma soprattutto perché mi sono sentito partecipe di qualcosa di buono, di utile, anello di una catena di persone di buona volontà, modesto strumento di un disegno più grande, piccola formica operaia vicino al mio prossimo sofferente. Mi sono sentito vicino a chi aveva bisogno di una carezza o di una parola o di un sorriso o magari solo di un pezzo di pane. L’ho sempre fatto con il sorriso e con sincero trasporto perché pensavo: e se questo malato fosse mio fratello non lo avrei forse aiutato, vestito, pulito, medicato? Rivendico con orgoglio di essermi sentito totalmente, nel cuore, nell’animo, nel corpo, nei comportamenti un vero BARELLIERE e avrei il desiderio di essere ricordato prima di tutto come tale e non solo per le foto che in tutti questi anni di vita associativa ho scattato (e che lascerò in sede a memoria di tutte le attività dell’Unitalsi a cui ho preso parte). Ogni tanto ricordatemi nelle vostre preghiere.

Saverio