In vespa da Agnone a Lourdes

In vespa da Agnone a Lourdes in devozione della Madonna
L’impresa porta la firma degli agnonesi Paolo Bianchini, Lucio e Mattia Di Pasquo

AGNONE – Tremilasettecento chilometri tra andata e ritorno sul sellino della due ruote per antonomasia: la Vespa. In media dodici ore di viaggio al giorno, sfidando il gran caldo estivo, e dormendo in tenda e sacco a pelo. Da Agnone alle pendici dei Pirenei in devozione della Madonna di Lourdes. L’impresa porta la firma di Paolo Bianchini,  vigile  del  fuoco,  Lucio Di Pasquo,  dipendente  Asrem  e  del  figlio Mattia  di soli 13 anni, ma già una esperienza da ottimo navigatore grazie alla tecnologia.
Partiti  il  17  luglio  scorso,  i  protagonisti  hanno  attraversato  via  statale  l’intera penisola, e in autostrada tutto il sud della Francia per arrivare il 20 luglio nella cittadina che ha dato i natali a Santa Bernadette. Cento chilometri orari la velocità di bordo con una temperatura media percepita di 30-34 gradi. La partenza fissata all’alba, lo stop al calar del sole.  Nei 3700 chilometri percorsi, Paolo, Lucio e Mattia non hanno “beccato” una sola goccia d’acqua.
L’episodio più simpatico a Tolosa, quando la gendarmeria francese li ha fermati pensando che i due mezzi non fossero omologati per viaggiare sulle strade francesi.
Alla presentazione dei libretti tante risate e un  buon viaggio  da parte degli uomini in divisa. “E’ stata un’avventura fantastica – commentano Paolo e Lucio – un viaggio bellissimo tra paesaggi incantevoli che hanno suscitato in noi emozioni fortissime.
E’ come se durante tutto il viaggio avessimo avuto la Madonna sempre al nostro fianco. Sentivamo la sua presenza. Difficile da spiegare, ma è così”.
Ed ancora: “Lo spirito di amicizia, suggellato sotto la grotta con un abbraccio – precisano – e la consapevolezza che la vita non è come ce la raccontano, bensì è fatta di sofferenza ma anche di tanta voglia di lottare contro la malattia. A Lourdes capisci il vero senso della vita”. Ripartiti dopo tre giorni, Paolo, Lucio e Mattia hanno fatto rientro ad Agnone arricchiti da una esperienza fantastica e al tempo stesso toccante. Complimenti! Fonte articolo

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