#Lourdes diventa più accogliente
Realizzati grandi lavori 160 anni dopo le apparizioni della Vergine a Bernadette
Lourdes diventa più accogliente
Per meglio ospitare i 3 milioni di pellegrini ogni anno
Lourdes diventa più accogliente e, perché no, più moderna. Per offrire maggiore comfort e serenità ai milioni di pellegrini che vi si recano ogni anno.
Centosessanta anni dopo le prime apparizioni della Vergine a Bernadette Soubirous, la cittadina francese ai piedi dei Pirenei si regala un aspetto più contemporaneo, grazie a un progetto da 7,5 milioni di euro di investimenti e quattro anni di lavori. Nuove installazioni, che gli ideatori vogliono «discrete» e orientate verso la «naturalità», segnano una rottura con un certo folklore che piaceva agli habitué, ma mirano al tempo stesso a reintrodurre una nuova sacralità in questo sito di 53 ettari.
«Oggi il tempo è un bene raro. La maggior parte delle persone arriva un po’ stressata, chiedendo dove si trova la grotta appena dopo esserci passata davanti», spiega padre Cabes, rettore del santuario. «A un certo momento ci siamo detti che bisognava portare serenità nel sito. Ciascuno viene qui in cerca di spiritualità, ma anche dell’inatteso. E l’eccesso di rumore o di confusione non permette più di ascoltare».
Dopo uno studio di gestione dei flussi di visitatori, il santuario ha cercato di rimettere un po’ di ordine. I tre milioni di pellegrini si muovono lungo una sorta di circuito organizzato, non dissimile da quello di un parco divertimenti. Una volta entrati dalla porta Saint-Joseph, essi passano davanti a 18 fontane allineate. Uno spazio è stato riservato per riempire le bottiglie di acqua benedetta, mentre davanti alla grotta un percorso delimitato da paletti permette di fare scorrere i pellegrini. Già nel 2000 era stato deciso di eliminare la selva di stampelle appese alle pareti, ex voto che risalgono alle origini del santuario. Vicino alle piscine, dove si immergono 400 mila persone all’anno, per non più di un minuto ciascuna, un tendone permette di alleviare i disagi dell’attesa nelle giornate di sole. Infine le cappelle sono state poste dall’altra parte del fiume e riparate dal vento da pareti di vetro.
Fin dalle prime apparizioni, folle di fedeli sono accorse ai piedi della grotta. Nel corso degli anni vi sono state costruite attorno la basilica dell’Immacolata Concezione (1871), quella di Nostra Signora del Rosario (1889), quella sotterranea di San Pio X (1958). La città, servita da un piccolo aeroporto, conta oltre 22 mila posti letto. Il santuario vive interamente delle donazioni dei fedeli, delle elemosine e della vendita delle candele (500 tonnellate all’anno, con offerta libera), tutte prodotte nella fabbrica locale. Durante l’alta stagione, vi lavorano 300 persone.
Dopo le inondazioni e gli attentati in Francia, gli arrivi sono in calo e il santuario registra un deficit di 2,8 milioni di euro, anche se nel 2017 ha registrato ricavi per 28 milioni. «Al mio arrivo, un anno fa, ho fatto due cose: installare il wi-fi e accelerare i lavori», spiega il direttore del sito, Guillaume de Vulpian. «Ma possiamo andare più lontano e dirigerci verso una nuova Lourdes».
Ex dirigente presso Renault, de Vulpian sta mettendo a punto una nuova strategia per il santuario, fatta di apertura al multimediale, comunicazione esterna e buona gestione. A Lourdes sta per iniziare l’era del marketing cattolico.
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