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#Lourdes La guerra degli indifesi

Vi postiamo un articolo dell’amico Pino Curtale, ringraziandolo per averlo condiviso con noi. Lo trovate in originale QUI

Vi sono guerre e guerre, come vi sono verità e verità, allo stesso modo in cui vi sono povertà è povertà.

Le definizioni apparentemente uguali, i significati diversi.

Europa, anche questa una parola di cui i politici si riempiono la bocca, anzi la pronunciano allargando le fauci come un animale feroce nell’atto di voler mettere paura. Ma di quale Europa stiamo parlando ? quella dell’accoglienza ? non esiste.

Quella della pace ? non esiste.

Quella della lotta alla povertà per un mondo di uguaglianza e di fratellanza ? NON ESISTE.

I capi di stato non combattono ORDINANO ! senza guardare chi soccombe, o riflettere sulle conseguenze.

Cosi, senza troppi giri di parole o opere di risoluzioni, ci troviamo davanti : Guerre militari, e guerre dei popoli, verità che si vogliono far credere, e verità nascoste, ma soprattutto povertà economiche, e POVERTA’ DI SPIRITO E DI ANIMA.

Senza scendere in casi specifici, che vede elenchi sine fine, quello che è accaduto in Francia, è l’apice di una vergogna assoluta che passa quasi inosservata.

Certo, perché fatti del genere, non danno “spettacolo”, non producono successi siglati da firme o strette di mano davanti ai fotografi.

Ma cosa vuoi che sappia uno come Macron, della sofferenza, del volontariato verso i deboli, o di una gioia di un disabile, che con mille e più difficoltà, vive la propria vita cercando di farla vedere “normale” ?. Cosa vuoi che sappia uno che si proclama “Europeista” e che vuole cambiare (in meglio a detta sua) l’EUROPA UNITA

Ma tutti gli altri suoi colleghi ?? Stanno a guardare dando per scontato che lui il francese elegante, sia il più forte di tutti.

Gli scioperi ? sacrosanti come i diritti dei lavoratori (quelli che lavorano veramente con le mani incallite), ma non avremmo mai potuto pensare, che in una resistenza da trincea, ci andassero di mezzo coloro i quali mettono come meta (forse per molti unica) quella della preghiera davanti ad una grotta. Quella preghiera che non è quasi mai “personale” ma per gli altri. Un viaggio verso Lourdes, che si trova in Francia non in altro stato, diventa un’odissea per colpa di chi pensa sia una gita senza valori. E cosa fai allora ?? blocchi il treno senza alcuno scrupolo, all’ordine di quel “NON FATE PASSARE NESSUNO CHE NON SIA UN TGV” ? Ma siii… tanto chi se ne frega di sti poveracci, si arrangino !!! e magari in terra propria ! e così è stato.

Vedi caro il mio fighetto Macron, che non hai mosso un dito, Tu su quel treno non sei mai salito, e dubito salirai mai, ma chi ci è salito, anzi chi ci sale ogni anno, ti potrebbe raccontare cose che i tuoi occhi o la tua mentalità europeista, non si immaginano neppure. Incontreresti sorrisi che smonterebbero la tua anima cupa e quella di tanti altri (ammesso che se ne abbia una), i tuoi occhi incrocerebbero altri che si perdono nella felicità del “vivere insieme” la propria malattia. Ma soprattutto caro il mio presidente, vedrai quante persone si sacrificano “ammazzandosi di lavoro” a favore di quei sorrisi speciali.

L’UNITALSI è una grande famiglia, e come tutte le famiglie, affronta tutto e tutti senza cercare di perdersi tra lo scoraggiamento e le varie difficoltà. Io ne faccio parte da quando tutto questo l’ho visto con i miei occhi, e l’ho documentato con le fotografie che ora sono sparse nei cuori di tanti . Quel treno l’ho preso, e lo riprenderò a breve, per cui so di cosa parlo ma non so cosa racconterò ancora, in quanto li, nulla accade per caso, e sarà comunque un racconto “nuovo”.

Le guerre, non dovrebbero neppure esistere, ma purtroppo ci sono, e ognuno combatte la propria con la determinazione che le ragioni impongono. A volte giuste o spesso sbagliate, ma difronte ai deboli, a chi non può difendersi se non con un sorriso, bisognerebbe cedere le armi, o almeno proclamare un armistizio, senza se e senza ma.

Tutti dovrebbero fare la propria parte, la coscienza personale innanzitutto, dovrebbe fare la sua, e quindi anche chi lotta per giuste cause come i ferrovieri francesi, dovrebbero riflettere davanti a situazioni del genere.

L’UNITALSI forse, cederà il passo e utilizzerà altri mezzi, e sicuramente non sarà la stessa cosa ma si vivrà la stessa emozione, con lo stesso coraggio di saltare gli ostacoli e con lo stesso fine. E sappiano tutti anche, che nonostante i veti, gli ostruzionismi, la burocrazia, gli ostacoli, e le varie difficoltà, che incontriamo nel servizio ai deboli, …qualunque sia la guerra da combattere contro chi non vuol neppure guardare, la vinceremo sicuramente NOI. Lo abbiamo sempre fatto, e anche affrontando le alluvioni settembrine, c’è stato sempre chi ha lavorato sodo per risolvere, e chi “dall’alto” ci ha protetti coprendoci con il suo mantello d’Amore.

Questo è logicamente il mio punto di vista, da cittadino e da volontario, ma mi consola che una firma autorevole della stampa come Mario Giordano, abbia deciso di dar luce a notizie che per volontà dei “più” rischiano di passare senza una degna lettura.

http://italy.al/francia-bloccati-al-confine-i-treni-per-lourdes-con-i-malati-lallucinante-infamata-del-governo-macron/

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2 Commenti

  1. Avevo appreso la notizia sinceramente con mio marito ci siamo commossi perché abbiamo partecipato a pellegrinaggi e siamo hospitalier abbiamo vissuto di personal’esperienza che si vive .Abbiamo pensato tanto a tutti coloro erano lì sopra e abbiamo pregato di più non potevamo fare .E’stato un dolore pensare alle sofferenze di chi era sopra al treno certamente la Santa Vergine quando sono arrivati alla Grotta li avra’tutti accolti e coccolati con la Sua tenerezza .Preghiamo per tutti uniti

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