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Lourdes News – Il Mag video Agosto 2015

Nel sommario di questo numero, la folla dei giorni dell’Assunzione. I pellegrini hanno risposto all’appuntamento del 15 agosto. Ingrid Bétancourt di ritorno a Lourdes per l’Assunzione: un momento di felicità condivisa con tutti i pellegrini. Il silenzio alla Grotta: un’équipe si è organizzata per permettere a tutti di raccogliersi in un ambiente naturale più tranquillo e sereno. Il papa ha decretato l’apertura di un Anno Santo sul tema della misericordia. Lourdes si unirà all’avvenimento e proporrà un “pellegrinaggio della misericordia”. E per finire, la nascita del primo pellegrinaggio dei pompieri di Francia.

Il 15 agosto, a Lourdes

La festa dell’Assunzione è stata celebrata nella gioia della missione, tema dell’anno 2015 al Santuario di Lourdes. Immagini della messa solenne celebrata nella basilica San Pio X, alla mattina, organizzata dal pellegrinaggio nazionale dell’Assunzione. 7000 pellegrini erano iscritti alla 142a edizione di questo pellegrinaggio. Tra questi, ricordiamo 800 persone malate e handicappate, un gruppo di 150 Africani provenienti dalla Costa d’Avorio, 900 cristiani d’Oriente rifugiati in Francia ed anche la franco-colombiana Ingrid Bétancourt, ex-ostaggio dei Farc, liberata nel 2008 dopo sei anni di prigionia. Il pellegrinaggio nazionale ha proposto una riflessione sul sinodo della famiglia e sulla vita consacrata. Era presieduto dall’arcivescovo di Marsiglia, presidente della Conferenza dei vescovi di Francia, monsignor Georges Pontier.

Ingrid Bétancourt, il ritorno

I pellegrini dell’Assunzione hanno avuto la gioia di incontrare Ingrid Bétancourt, la donna franco-colombiana ex-ostaggio dei Farc tornata in libertà dopo sei anni di prigionia in Colombia. Questa donna coraggiosa, durante la sua detenzione, è stata letteralmente salvata dalla  lettura della bibbia, la Parola di Dio, e lei ha posto il perdono e la misericordia nel cuore della sua vita, senza mancare di esprimere pubblicamente, nel corso del suo dialogo con i pellegrini, il suo attaccamento a papa Francesco.

Ingrid Bétancourt :

“Credo che l’esercizio del perdono sia il più grande compito che dobbiamo attuare nella nostra vita. È il più difficile. È quello che ci porta la maggiore ricompensa sia che questo perdono sia individuale che collettivo.”
“Bisogna viverlo nei due sensi. Io, vedo papa Francesco e mi dico: è tutto ciò che voglio in un papa. È meraviglioso avere qualcuno chi “ci regola un po’ gli orologi”. Trovo sia molto rinvigorente dire a noi stessi che nessuno può giudicare l’altro. Che felicità! Non dobbiamo esprimere giudizi sulla vita degli altri? Ma che felicità rispettare l’altro nelle sue diversità. Avevamo bisogno di sentire, di vedere un papa che ce lo dice. E poi che felicità farci pensare alle nostre scelte in quanto francesi per esempio, oggi, di fronte ad un tema come quello dell’immigrazione. Abbiamo paura? Stiamo andando verso l’isolamento, la chiusura delle nostre porte? No, non vogliamo stranieri, non vogliamo condividere, la nostra cultura è nostra? Oppure forse abbiamo il potere in noi di essere generosi e di avere fede? La nostra fede è talmente vera, talmente forte che possiamo aprirci, e in ogni modo questo sarà un arricchimento. Perché la verità è più forte.”

Silenzio alla Grotta

Per favorire il raccoglimento alla Grotta delle apparizioni, che è il cuore del Santuario, una squadra di volontari ha, da tempo, la missione di aiutare i pellegrini a fare silenzio quando è necessario. La squadra cosiddetta “del silenzio alla Grotta” è costituita in parti uguali da volontari e membri dell’Hospitalité Notre Dame di Lourdes. Sorvegliano lo spazio della Grotta e avvicinano i pellegrini rumorosi. Con un semplice cenno o alcune parole, essi invitano i pellegrini a ristabilire un ambiente più sereno. Dopo un mese di attività, questo è il risultato. Basta ascoltare. Sono finite le chiacchiere inutili. Si sente solo il mormorio del Gave. Il vescovo di Tarbes e Lourdes, Monsignor Brouwet ne è convinto: “Colui che fa silenzio può porsi all’ascolto della Parola di Dio ed entrare in relazione con Lui.”

Il pellegrinaggio della Misericordia

A metà agosto, durante una conferenza stampa, i responsabili del Santuario hanno annunciato che Lourdes si unirà all’organizzazione del grande Giubileo straordinario della Misericordia, decretato da papa Francesco. Dall’8 dicembre 2015 al 20 novembre 2016, periodo dell’Anno Santo, tutti siamo invitati a recarci a Lourdes per vivere il pellegrinaggio della Misericordia. Padre d’Arrode, cappellano del Santuario,  ci dice di più su questo avvenimento per il quale fervono i preparativi da parte del Santuario: “Sono sicuro che vicino a voi, ci sono persone che desiderano venire: un malato o i vostri nipoti che vi hanno detto “Ma perché non andiamo a Lourdes, oppure, quando ci si va?”  È il momento di offrire loro la possibilità di venire. State per farlo organizzandovi fin da ora a venire, perché è un momento importante nella vita della Chiesa. “È un momento di questa Chiesa universale nel quale siamo invitati a celebrare insieme la misericordia e la gioia di essere cristiani”. Tutte le informazioni sono in linea sul sito internet del Santuario.

Pompieri di Francia e di Parigi

“Coraggio e devozione”, “salvare o perire”, sono i motti dei pompieri di Francia e di Parigi. Essi sono onorati, in occasione del loro primo pellegrinaggio nazionale a Lourdes, che ha luogo dal 22 al 26 agosto.  Un raduno organizzato per iniziativa di un pompiere volontario in pensione, Francis Galmiche, che auspica ardentemente che questo pellegrinaggio rappresenti per i pompieri-pellegrini l’opportunità di porre il loro servizio sotto lo sguardo benevolo della Vergine Maria, affinché ciascuno torni nella propria caserma animato da uno spirito missionario.

Francis Galmich :

“La mia intenzione per questo pellegrinaggio è di far comprendere, alle oltre 100 persone iscritte che stanno per arrivare, che presso i pompieri si è in missione: missione di fuoco, di soccorso alle vittime, missione di ogni tipo di intervento. Queste sono le nostre missioni. Vorrei che Nostra Signora facesse loro comprendere che la missione supplementare che li aspetta non è materiale, ma spirituale. E se, con gioia, uno o tanti volessero unirsi per essere missionari (quest’anno è l’anno della missione che celebra la gioia della missione) allora ciò sarebbe straordinario, ma non dipende da me. Essi, vengono a ricevere il messaggio. Tocca a loro meditarlo e trarne l’essenza fondamentale di partire a loro volta in missione.”

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