Un celebre teologo spiega chi sono gli Angeli Custodi e come possiamo parlare con loro
Una verità così grande da sembrare impossibile
di Renzo Allegri
La festa degli Angeli Custodi ricorda una delle verità cristiane più belle e sconcertati. Sapere che Dio ha affidato a ciascun essere umano un Angelo con il compito “personalizzato” di custodirlo, di proteggerlo, di guidarlo, essere cioè il suo migliore amico, il suo difensore, riempie il cuore di stupore e di gioia. E’ una verità tanto affascinante e grande da insinuare anche nella mente di un credente il dubbio che si tratti di una fantasia, una pia illusione, una favola.
Nella mia lunga professione di giornalista, quando avvicinavo celebri teologi, non resistevo dal chiedere loro informazioni dettagliate e concrete su questo argomento. Poi scrivevo ampi articoli e poiché ero inviato speciale di un settimanale tra i più letti in Italia, ogni volta arrivava in redazione una grande quantità di lettere, a dimostrazione che l’argomento affascinava. Molti ringraziavano ma molti criticavano pesantemente proprio perché ritenevano che una cosa del genere fosse solo fantasia.
Uno dei primi teologi che mi parlarono con entusiasmo e profonda competenza degli Angeli fu monsignor Giuseppe Del Ton. Letterato di vasta cultura, era uno dei maggiori latinisti viventi. Per lunghi anni era stato segretario delle Lettere Latine dei Sommi Pontefici Giovanni XXIII e Paolo VI, con il compito di tradurre o scrivere direttamente in latino i documenti papali, e aveva speso il tempo libero della sua lunga esistenza a studiare la teologia degli Angeli.
Negli Anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, anche molti teologi cattolici avevano smarrito la ragioni profonde delle verità sugli Angeli. Consideravano la tradizionale dottrina sull’argomento “anticaglia”, “vecchiume” “roba da medioevo”. Monsignor Del Ton, invece, era fedele all’insegnamento della Sacra Scrittura, dei Santi Padri e della tradizione cristiana. Stava scrivendo un libro, che poi pubblicò con il titolo “Verità sugli Angeli e Arcangeli”, dove sintetizzò con passione e chiarezza, anni di ricerche e di riflessioni.
Incontravo Monsignor Del Ton in Vaticano. Il suo appartamento aveva le finestre che davano direttamente sulla cupola di San Pietro. Mi accompagnava monsignor Guglielmo Zannoni, riminese, altro grande e straordinario personaggio. Era direttore dell’Ufficio per le Lettere e i Brevi Apostolici nella Segreteria di Stato, grande latinista, con laurea in teologia e diritto canonico, e grande conoscitore e studioso degli Angeli. Stare in quel luogo, con la cupola di Michelangelo lì fuori dalla finestra, che si poteva quasi toccare con mano, ascoltando quei due sacerdoti, straordinariamente colti, che esponevano con un entusiasmo e amore la loro conoscenza sugli Angeli, era come respirare un po’ di paradiso.
Furono loro, soprattutto monsignor Zannoni a farmi conoscere Padre Pio, indicandomi come anche quel grande santo religioso fosse innamorato degli Angeli.
Me ne resi conto in seguito, quando mi occupai in vari libri di Padre Pio. Il “frate con le stigmate” aveva una tale dimestichezza con questi esseri celesti da trattarli come se fossero persone fisiche. La sua esistenza terrena fu piena di continui e sconcertanti interventi degli Angeli. Appena ordinato sacerdote, poichè era sempre mala¬to, non viveva in convento ma a Pietrelcina, in una casa vicino a quella dei propri genitori. Quando usciva, non chiudeva mai la porta a chiave. A chi gli faceva notare che potevano esserci dei ladri, rispondeva: «C’e l’Angiolino che fa la guardia alla mia casa». Consultando l’epistolario di Padre Pio si può notare che, al termine delle lettere alle figlie spirituali o a quelle inviate ad altre persone con le quali aveva molta confidenza, egli scriveva infallibilmente: “Salutami l’Angiolino”. Con il nome “Angiolino”, intendeva 1’Angelo Custode. E chiamarlo in quel modo, fa capire quale fosse la confidenza che aveva con quel personaggio celeste, e con quale fede, semplice e concreta, vivesse la stupefacente realtà spirituale della presenza di un angelo accanto a ciascuno di noi.
L’Angelo Custode fu un richiamo costante nella vita di Padre Pio. A chi andava a salutarlo per intraprendere un viaggio diceva: «L’Angelo di Dio ti accompagni». Oppure: «Che l’Angelo di Dio ti accompagni e ti apra le porte». O anche: «Che l’Angelo di Dio ti sia luce, aiuto, forza, conforto e guida».
A chi andava a San Giovanni Rotondo a chiedere aiuto a Padre Pio, a domandargli un ricordo nelle preghiere, spesso egli suggeriva: «Quando hai bisogno, mandami il tuo Angelo Custode». «Ma lei sente veramente quello che le mando a dire per il mio Angelo Custode?» gli chiese, un giorno, un figlio spirituale. E il Padre rispose: «E che, mi credi sordo”. Si serviva dell’angelo custode per far recapitare lettere a persone di cui non conoscere l’indirizzo.
Recentemente ho potuto parlare degli Angeli Custodi con un teologo giovane, nel senso che fa parte dell’ultima generazione dei grandi teologi, quindi un ricercatore moderno, al corrente degli studi recenti, aperto e vicino alla sensibilità e ai problemi del nostro tempo. Si chiama Padre Zdzisław Kijas, è un religioso francescano conventuale, polacco, Preside della “Pontificia Facoltà San Bonaventura-Seraphicum”.
Ecco parte della lunga intervista che gli ho fatto.
Padre Kijas, l’esistenza degli Angeli è una pia tradizione o una verità di fede?
<<Come dice il “Catechismo della Chiesa Cattolica”, l’esistenza degli Angeli è una verità di fede. Non è un dogma proclamato dalla Chiesa, ma una verità che risale alla Rivelazione biblica. Il Catechismo della Chiesa Cattolica al paragrafo 328 è esplicito: “L’esistenza degli esseri spirituali, incorporei, che la Sacra Scrittura chiama abitualmente Angeli, è una verità di fede. La testimonianza della Scrittura è tanto chiara quanto l’unanimità della Tradizione”.
<<La professione di fede del Concilio Lateranense IV afferma che Dio “fin dal principio del tempo, creò dal nulla l’uno e l’altro ordine di creature, quello spirituale e quello materiale, cioè gli Angeli e il mondo terrestre; e poi l’uomo, quasi partecipe dell’uno e dell’altro, composto di anima e di corpo”>>
Nel “Compendio” voluto da Benedetto XVI del “Catechismo della Chiesa Cattolica”, si legge: “Gli Angeli sono creature puramente spirituali, incorporee, invisibili e immortali, esseri personali dotati di intelligenza e di volontà. Essi, con¬templando incessantemente Dio a faccia a faccia, Lo glorificano, Lo ser¬vono e sono i suoi messaggeri nel compimento della missione di salvezza per tutti gli uomini”.
<<E’ una definizione meravigliosa e perfetta, che sintetizza tutte le caratteristiche di questi individui. Sono “creature puramente spirituali”, quindi più perfette degli esseri umani, ma meno complete. L’uomo, infatti, compendia in se stesso due dimensioni: quella spirituale e quella materiale, che gli Angeli non hanno: L’uomo porta in se stesso il cielo e la terra.
<<Gli Angeli sono creature di Dio. Anche loro, come gli esseri umani, sono creati ad immagine e somiglianza di Dio e sono dotati, come l’uomo, di intelligenza e di libertà. Si tratta di doni che non si sono dati da loro stessi ma li hanno ricevuti dal creatore. Ciò significa che non sono vicini soltanto alla natura umana ma anche a quella divina.
<<Però, come esseri spirituali, godono di una intelligenza e libertà molto più grandi di quella degli esseri umani. La natura umana è meno perfetta perché limitata dal corpo e dalla dimensione spazio-tempo. Anche la conoscenza e la perfezione dell’uomo sono limitati da queste condizioni. L’esistenza terrena dell’uomo, quindi, è in evoluzione verso la piena libertà (per mezzo dell’ascesi) ed anche verso una piena conoscenza (per mezzo di studi, approfondimenti, ecc.).
<<Ciò significa che, non avendo la conoscenza piena, l’uomo può sbagliare e può correggersi, chiedendo il perdono e riprendendo la strada giusta. Gli Angeli, invece, essendo puri spiriti, hanno una piena e perfetta conoscenza e non possono, perciò, scusarsi di aver sbagliato, perché non possono dire di non sapere.
<<La loro conoscenza non è, però, illimitata come quella di Dio. Ma è molto più perfetta della nostra. Essa non è di tipo sensoriale, cioè non passa, come per noi, attraverso i sensi fisici che sono passibili di errore e limitano. È una conoscenza tutta spirituale, che va molto “più lontano”.
<<Il Catechismo della Chiesa Cattolica, dice ancora che gli Angeli sono “esseri personali…con¬templano incessantemente Dio a faccia a faccia…Lo glorificano, Lo ser¬vono e sono i suoi messaggeri nel compimento della missione di salvezza per tutti gli uomini”. Sono messaggeri di Dio. Come insegna la Bibbia, attraverso gli Angeli Dio comunica con gli uomini. Per esempio: l’Arcangelo Gabriele annuncia a Maria la nascita del Figlio di Dio; Raffaele si fa compagno del viaggio di Tobia e gli insegna come guarire suo padre; Michele difende il nome di Dio, ecc. Se gli Angeli, come messaggeri di Dio, comunicano con gli esseri umani, a loro volta gli esseri umani possono comunicare con gli Angeli, che diventano così “portavoce” degli uomini verso Dio>>.
<< Che tipo di comunicazione “concreta” possiamo avere con gli Angeli?>>
<<Una comunicazione di tipo spirituale, attraverso la preghiera, il dialogo, la liturgia.
<<Una persona non può costringere gli Angeli a fare quello che lei vuole, può solo supplicarli, pregarli. E ciò che gli Angeli vogliono per noi, non è solo un loro desiderio personale, ma essi attuano il volere amoroso di Dio.
<<La Chiesa, a nome del “popolo di Dio”, ricorre spesso nella liturgia all’aiuto degli Angeli per far giungere le sue suppliche a Dio. Nella Messa, quando si arriva al “Sanctus”, la Chiesa si unisce al coro degli Angeli per proclamare Dio tre volte santo. Nella liturgia per i defunti, chiede agli Angeli di “accompagnare in paradiso” l’anima della persona che ha lasciato questa terra. E così in tantissime altre preghiere liturgiche>>.
Nelle biografie dei santi e nella devozione popolare si sente spesso parlare dell’Angelo Custode. Qual è la verità teologica su questo argomento?
<<L’esistenza dell’Angelo Custode è una verità di fede. Il Catechismo della Chiesa Cattolica esprime questa verità con tre bellissime affermazioni che si trovano al paragrafo 336: “Dall’infanzia fino all’ora della morte, la vita umana è circondata dalla protezione e dalla intercessione degli Angeli”. “Ogni fedele ha al proprio fianco un Angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita”. “Fin da quaggiù, la vita cristiana partecipa, nella fede, alla beata comunità degli Angeli e degli uomini, uniti in Dio>>.
Qual è il compito specifico dell’Angelo Custode?
<<Prendersi cura “in tutto e per tutto della creatura che gli è stata affidata”. Farà il possibile, quindi, per tenerci lontano dai guai e aiutarci alla piena realizzazione di noi stessi secondo il volere di Dio.
<<La Chiesa crede negli Angeli Custodi e li venera con una festa particolare il 2 di ottobre. Nelle sue preghiere, chiede al Signore che essi difendano l’uomo dal peccato, dall’attacco del maligno, che si prendano cura di ogni uomo, che custodiscano il suo cuore e lo rendano libero per il servizio di Dio. La Chiesa chiede a Dio che gli Angeli Custodi allontanino il pericolo della guerra, custodiscano la pace nei Paesi e nelle famiglie, in modo che tutti possano vivere nella gioia e nella salute>>.
<<Come fa l’Angelo Custode a comunicare con noi?>>
<<Come abbiamo detto, la conoscenza dell’Angelo non è illimitata ma è molto più perfetta della nostra. Per questo, l’Angelo Custode può avvisarci dei pericoli che ci minacciano, che noi non conosciamo, perché con i nostri sensi non siamo in grado di percepire il futuro. E può fare questo con suggerimenti, ispirazioni, intuizioni, attraverso eventi, persone, situazioni. Per captare i segnali dell’Angelo dobbiamo avere attenzione, sensibilità, cuore puro, occhi interiori vigilanti.
<<L’Angelo Custode può influire sul nostro intelletto in modo “immediato” ma non sulla nostra volontà. L’agire degli Angeli sulla nostra volontà è “mediato” e si realizza attraverso il nostro intelletto. L’uomo non perde mai la propria libertà. L’Angelo non ci costringe ad agire, ma ci “suggerisce” solamente di fare certe cose>>.
Stando così le cose, l’Angelo Custode dovrebbe essere il nostro più sicuro, fedele, appassionato amico. E’ così?
<<Direi che è proprio così. Avendo ricevuto da Dio l’incarico di custodirci, realizza pienamente se stesso proprio esercitando alla perfezione questo compito. Noi dobbiamo permettergli di farlo. C’è una bellissima antica preghiera che dovremmo ripetere più volte al giorno: “Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen”>>.
E’ vero che l’Angelo Custode farà di tutto per guidare verso la Verità anche il non credente?
<<Dio è padre di tutti gli uomini, anche di quelli che non credono. Anzi, si preoccupa più di questi che non di quelli che credono, come ci ha insegnato Gesù con la parabola della pecorella smarrita. Il “Buon Pastore” (che è Dio) lascia le novantanove pecorelle nell’ovile e va in cerca di quella che si è persa. Quindi, Dio ha assegnato l’Angelo Custode a tutti gli esseri umani e semmai chiederà più impegno agli Angeli Custodi di chi non crede, proprio perché desidera che essi salvino le pecorelle smarrite>>.
Possiamo parlare apertamente con l’Angelo Custode? Oppure bisogna seguire delle regole, dei riti?
<<Nessun rito, nessuna regola, nessuna formula prestabilita. L’Angelo Custode è sempre accanto a noi, sempre attento, desideroso di ascoltare le nostre richieste e pronto a fare di tutto per aiutarci>>.
Per comunicare con le persone lontane, noi usiamo il telefono. I santi ricorrevano all’Angelo Custode e dicevano che era un mezzo sicuro. Esageravano?
<<L’Angelo Custode come legame d’Amore, comunica il nostro amore anche agli altri. Possiamo chiedergli di proteggere quelli che ci sono cari. Egli è un”ponte invisibile” nei legami d’amicizia ed ha cura delle persone che gli affidiamo.
<<Siccome è inviato (Angelo, significa inviato) da Dio come Amore puro, non vuole mai chiudere la persona nell’amore di sé, ma aprirla agli altri e imparare ad amarli, in Dio, come sé stesso. Potremmo dire che anche gli Angeli hanno dei legami tra loro, relazioni di Amore fraterno e sono tutti impegnati, insieme, per il nostro bene, anche, quindi, nel creare tra noi i legami che più ci fanno del bene>>.
A studiarla sui libri, questa verità sembra fantastica, da sogno, troppo bella per essere vera. E molti finiscono per ritenerla fantasiosa.
<<E’ una verità straordinaria. Dimostra che il mondo non è vuoto, freddo, buio, oscuro come qualche ideologia vorrebbe farci credere. Il nostro Dio non è solitario e nemmeno estraneo, non si tiene lontano dalla Sua creatura. E’ vicino a noi con il suo amore infinito di Padre e ci mette accanto anche tanti amici potenti. Autentiche “guardie del corpo” contro i nostri nemici spirituali>>.
Bello… Veramente un bel scritto! Desiderei tanto essere in grado di interloquire con il mio Angelo Custode come da umano ed umano, come ad un sincero, affidabile, grande Amico. Spero di ricevere il dono di riuscire, accendere la fede, per riuscire captare e capire i segni del Mio Amico e Guida!!!!!