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L’esperienza di Sabrina a Lourdes

Sabrina Bevilacqua è una studentessa dell’Itc “Tannoia” impegnata nel difficile percorso di recupero da una grave malattia. Un percorso che recentemente l’ha portata anche a compiere un viaggio a Lourdes per il quale oggi Sabrina ringrazia i medici ed il personale dell’ospedale di San Giovanni Rotondo.

«La mia esperienza personale con l’intera associazione U.A.L. è stata più che positiva, non avrei mai pensato che un giorno sarei partita da Corato per Lourdes» scrive Sabrina.

Quando il direttore amministrativo dell’ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza” mi ha presentato la proposta di andarvi, tramite la prof. Cinzia Patrizio, ho pensato che la Madonna mi stesse chiamando così come io e la mia mamma l’ abbiamo invocata numerose volte ed ora era nostro dovere e piacere andare a ringraziarla e conoscere il luogo in cui è apparsa.

Per questo tengo a ringraziare in primis lei Dottore, poiché oggi ha reso realtà ciò che in futuro sarebbe potuto essere il sogno di una vita: il mio pellegrinaggio a lourdes. Sapendo che i figli sono lo specchio dei genitori, so che la mia futura ambizione sarebbe stata la stessa di mia madre ovvero quella di andare a Lourdes.

E’ vedendo quanto lei fosse contenta a notizia ricevuta che ho capito quanto lei ci tenesse, e in questo modo ho iniziato anche io a ritenerlo un sogno. Vedevo la felicità stampata sul suo volto e i suoi occhi brillare perché finalmente dopo tanta attesa e dolore causato dalla mia sorte avversa aveva ottenuto l’opportunità di vivere questi giorni meravigliosi insieme a me. In seguito alle numerose spese da sostenere avremmo rimandato il viaggio ulteriormente e chissà di quanti altri anni se lei non ce l’ avesse offerto, le sono veramente grata direttore.

Dato che non la conosco personalmente, ho percepito la sua bontà d’animo dal valore di questo suo gesto e ho avuto conferma di quanto ho pensato inizialmente, nel momento in cui sua madre, signora e dama Lina D’Arienzo, mi ha confessato che definisce noi ragazzi e bambini della pediatria oncologica “I suoi angeli” e io, Sabrina Bevilacqua, sono orgogliosa di far parte di questa schiera perché gli angeli custodi sono entità spirituali che ci seguono passo dopo passo e ci conoscono meglio di noi stessi.

Un grazie molto significativo lo rivolgo anche a Cinzia poiché ha fatto si che io facessi parte dei 5 che hanno avuto l’ occasione di partire per Lourdes.

Per me si è trattata di una settimana durante la quale Fede, Amore e Solidarietà erano in sinergia, qui ho pregato per tutti, anche per lei caro direttore, affinché la Madonna possa illuminare il suo operato di grande responsabilità e avvalorare le sue iniziative perché ce ne saranno altre in serbo per noi vero?

Qui ho partecipato a tutte le funzioni incurante di svegliarmi presto la mattina anche se molto stanca, però posso garantire che ne è valsa la pena e che lo farei ancora e ancora… Ho visitato molti posti sacri dove ho pregato tra i quali la grotta benedetta, il luogo nel quale la Madonna è apparsa a Bernardette.

Tutto questo è avvenuto in un clima sereno grazie all’incredibile organizzazione di Anna Maria Pipoli insieme a tanti altri e ad ogni singolo componente dell’ U.A.L. che con la propria collaborazione e competenza, guidato da un alto spirito umano, ha reso incredibile il nostro pellegrinaggio.

Un grazie va anche a Don Matteo per avermi confessata e per avermi offerto un gelato vaniglia e cioccolato e a Don Luigi il quale, per incoraggiarmi, mi ha detto: “Ci sono tre fronti per sconfiggere qualsiasi malattia: il fronte della fede, il fronte della scienza ed il fronte della volontà!”.

Spero di aver lasciato una parte nel cuore di ognuno di loro, soprattutto in coloro che mi sono stati più vicino e in chi mi ha conosciuta meglio. Grazie all’ U.A.L. e alla dama Lina D’Arienzo per avermi coccolata e a chi mi ha dato la possibilità di vivere questa indimenticabile esperienza». Fonte articolo

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