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Miracolo, dopo 47 anni

Guarì a Lourdes, 47 anni dopo la Chiesa riconosce il miracolo
La miracolata è una suora salesiana di 78 anni originaria di Novi e che vive a San Salvatore: era paralizzata

MAURO FACCIOLO

La Chiesa si  è pronunciata. La guarigione inspiegabile di  suor Luigina Traverso, avvenuta a Lourdes il 23 luglio 1965, fu un miracolo. «E’ da attribuirsi esclusivamente ad uno straordinario  intervento di Dio ottenuto grazie all’intercessione della Beata Vergine Maria». Lo sottolinea il vescovo Alceste Catella al termine dei lavori della commissione diocesana che lui stesso aveva istituito per esaminare il caso e che era composta dai medici Franco Balzarelli, Carlo Cebrelli, Adriano Figarolo, Luigi Porta, dagli esponenti dell’Oftal Pierpaolo Boffi e Alberto Busto e dai sacerdoti don Marco Daniele, don Giampio Devasini, don Igor Peruch e don Giuseppe Unia.

Il vescovo ha dato l’annuncio pubblico ieri sera  in San Filippo, durante un incontro di preghiera promosso in occasione dell’apertura dell’Anno della fede e del  cinquantesimo del Concilio. Analogo annuncio è stato dato da monsignor Martino Canessa, vescovo di Tortona, la diocesi d’origine della miracolata. È infatti originaria di Novi Ligure la religiosa, salesiana,   oggi ha 78 anni ed è economa all’istituto San Giuseppe di San Salvatore Monferrato. Era affetta da lombosciatica paralizzante in meningocele.

Da tempo, suor Luigina  non riusciva a camminare. Nel luglio 1965 decise di partecipare a un pellegrinaggio a Lourdes con l’Oftal di Casale.  Era in barella.  Il giorno del miracolo, durante la processione eucaristica sull’«esplanade»,  al passaggio del Santissimo, sentì un forte calore entrarle in corpo e il desiderio di «mettersi in piedi».

In effetti, il dolore era scomparso e riuscì poi ad alzarsi e anche a mettersi in ginocchio per ricevere la benedizione. Al rientro  in Italia, i medici che l’avevano in cura constatarono la guarigione: «Tornata da Lourdes inspiegabilmente guarita» scrisse sulla cartella clinica il primario Claudio Rinaldi.

È stato però necessario attendere fino al luglio 2010 (con il pellegrinaggio della diocesi di Tortona) perché la pratica venisse riesaminata dal Bureau Medical di Lourdes con il giudizio di «guarigione completa e permanente». A febbraio 2011 la comunicazione del vescovo di Lourdes a monsignor Catella, che ora si è ufficialmente pronunciato.

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