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Panico ieri a Lourdes

Lourdes, fatta brillare valigia bomba panico tra i pugliesi

di MARISTELLA MASSARI

«Allarme, allarme. Evacuazione immediata dell’aeroporto». Paura ieri pomeriggio tra pellegrini e malati nello scalo di Tarbes-Lourdes Pyrénées per un pacco sospetto ritrovato sul nastro bagagli. La valigia, senza alcuna indicazione, era stata abbandonata e ha fatto scattare la procedura di sicurezza prevista dalle norme internazionali antiterrorismo. È stata fatta brillare dagli artificieri francesi. La brutta avventura ha coinvolto anche un gruppo di 96 pellegrini pugliesi che aveva visitato Lourdes e, dopo aver fatto il check-in, era in attesa di imbarcare su un volo della «Italair» diretto a Bari.

«Ci hanno fatto immediatamente lasciare la sala di attesa. Erano tutti molto preoccupati e abbiamo temuto il peggio», racconta alla Gazzetta Maurizio Cardolini che, con la moglie Paola e un gruppo di amici provenienti dalla parrocchia San Nicola di Lizzano, in provincia di Taranto, dopo aver visitato il santuario della Madonna e aver compiuto il pellegrinaggio nei luoghi sacri, stava tornando a casa.
«Eravamo in attesa di salire a bordo del volo previsto per le 15.30. Il nostro aereo era in forte ritardo e nessuno ci spiegava il motivo. Poi, dagli altoparlanti dell’aeroporto, all’improvviso, una voce molto concitata, prima in francese e successivamente in italiano, ci ha informati dell’allarme bomba in atto. Ci hanno detto che dovevamo lasciare immediatamente l’aeroporto e che dovevamo sistemarci all’aperto, in un campo di fronte allo scalo. Ma l’evacuazione è stata abbastanza ordinata».

In aeroporto, in quel momento c’erano anche anziani, ammalati e diversi bambini. «Il personale dello scalo è stato cortese. Abbiamo chiesto delle sedie a rotelle per facilitare l’evacuazione delle persone più anziane che, nonostante le rassicurazioni del personale dell’aeroporto, si sono agitate per l’improvviso ed inatteso fuori prog ramma».

«Quando siamo arrivati nel parcheggio – racconta Paola Cardolini -, abbiamo visto che l’aero – porto era già stato completamente circondato dai mezzi di sicurezza. C’erano gendarmi armati di mitra, vigili del fuoco, ambulanze. Era il mio primo volo e non credo che ne farò altri».

I pellegrini pugliesi sono stati sistemati insieme con gli atri passeggeri dell’aeroporto, fuori dallo scalo. «Abbiamo ricevuto assistenza dai francesi. Eravamo preoccupati per le persone malate e per gli anziani» racconta ancora la donna. Intorno alle 18, i passeggeri hanno udito un forte boato provocato dall’esplosione del pacco sospetto.

«Subito dopo il personale ci ha chiesto di rientrare nello scalo e, dopo un’altra ora, intorno alle 19.30, siamo riusciti a prendere il volo che ci ha finalmente riportati a casa».

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