La popolare cantante pop italiana è stata premiata a Spoleto per la sua attività nel campo della musica classica e lirica.
Ricevere un prestigioso premio a Spoleto, e riceverlo da una istituzione che si richiama al mitico Giancarlo Menotti fondatore del Festival dei Due mondi, è una grande soddisfazione che non si può dimenticare mai più. Quest’anno, la grande soddisfazione è toccata anche a Giovanna Nocetti.
Giovanna è una cantante pop, con una lunga carriera nel mondo della musica leggera. E’, infatti, in attività dal 1969, quando fece la sua prima apparizione in televisione partecipando al programma “Settevoci” condotto da Pippo Baudo. Aveva 24 anni e interpretò “Il muro cadrà”, canzone con parole di Migliacci e musica dei fratelli Gibb, i famosi “Bee Gees”.
Da allora, è trascorso mezzo secolo e Giovanna è sempre sulla breccia. Ha un pubblico vastissimo di ammiratori. E’ stata presente sempre alle più popolari manifestazioni di musica leggera: “Canzonissima”, “Cantagiro”, “Un disco per l’estate”, “Mostra internazionale di Venezia”, “Domenica In…”, “Ci vediamo in TV””, “Mille voci”, eccetera, vincendo anche molti premi. Vanta una produzione discografica che comprende una settantina di singoli e una cinquantina di album.
Pochi, però, sanno che questa infaticabile stakanovista della musica pop si è guadagnato anche straordinari meriti nell’ambito della musica classica e in particolare lirica.
In una intervista, lei stessa ha rivelato che ha sempre avuto una forte passione per la musica lirica. Nata a Viareggio, città dove visse Giacomo Puccini, crebbe nel fascino di chi aveva conosciuto il grande compositore e ogni anno, durante l’estate, andava,(e va ancora) a vedere le opere al Festival di Torre del Lago. <<Fin da quando ero una ragazzina guardavo le cantanti liriche come fossero delle dee>>, raccontò <<e mi entusiasmavo e commuovevo ascoltando le romanze pucciniane>>.
Quella sua passione per la lirica non è mai venuta meno. Anche quando era diventata una professionista a tempo pieno del pop, Giovanna trovò sempre il modo di coltivare la musica classica. Si teneva informata, seguiva le principali manifestazioni, si interessava dei grandi protagonisti. E in alcune occasioni impegnò il proprio talento anche scrivendo piccole ma suggestive partiture di musica classica, arie liriche, quartetti d’archi, composizione che vennero varie volte eseguite da professionisti.
Nel 1984, in occasione dell’Incontro Internazionale dei giovani voluto a Roma da Giovanni Paolo II, compose un’Ave Maria che lei stessa interpretò nella Sala Nervi del Vaticano con l’Orchestra del Pontificio Istituto di Musica Sacra.
Nel 2000 le è stata commissionata dal Comitato del Giubileo una composizione destinata all’apertura dell’anno giubilare dal titolo “Preghiera dell’Artista” che lei stessa ha poi eseguito nella Basilica di Santa Maria in Minerva, a Roma.
Ma il suo maggior merito è stato quello di trovare il modo e il tempo per diventare un supporto prezioso della musica lirica. Nel 1980, l’infaticabile Giovanna fondò una propria casa discografica, la Kicco Music , piccola casa discografica, ma aperta anche alla lirica. Per questa sua etichetta incisero artisti famosi: Katia Ricciarelli, Luciana Serra, Fabio Armiliato, Ghena Dimitrova, perfino Domingo. ecc.
Ma il pregio straordinario, veramente straordinario, di quella iniziativa sta soprattutto in una produzione di DVD preziosi perché rari, dedicati ad opere poco eseguite ma importanti per la storia della musica. Nel catalogo si trovano Fedora di Giordano, I Rantzau di Mascagni, Dejanice di Catalani, Risurrezione di Alfano, Zazà di Leoncavallo, Francesca da Rimini di Zandonai, La Wally di Catalani, Adriana Lecouvreur di Cilea. Tancredi e L’Equivoco Stravagante di Rossini, Zanetto di Mascagni, La Serva Scaltra di J.A. Hasse eccetera.
Interpreti di quelle incisioni furono cantanti, direttori d’orchestra e registi in genere giovani che hanno avuto così il modo di farsi conoscere e alcuni sono diventati poi dei professionisti di spicco.
Ma ci sono anche nomi di grandi artisti che, per ragioni strane, inspiegabili, e volte meschine, furono trascurati e ostacolati dalle grandi case discografiche, e, grazie a Giovanna, hanno potuto lasciare un documento concreto del loro valore.
La passione di Giovanna per il mondo lirico si è espressa anche nella regia. Da diversi anni, soprattutto durante l’estate, si dedica con passione a questo lavoro.
Ha allestito decine di opere liriche. Non nei teatri celebri e famosi, “i tempi della lirica”, riservati e personalità superpubblicizzate, ma in quelli delle città periferiche, frequentati dal popolo, a volte completamente digiuno di lirica, ma che, appunto, in quelle occasioni, richiamato dalla popolarità della cantante pop, scopre i valori del melodramma e comincia ad amarlo.
Oltrettutto, le regie di Giovanna sono intelligenti, accorte, godibili, studiate per il popolo e non per esperti.
E anche proprio per questa sua scelta di voler servire il popolo, Giovanna ha un merito civile ammirevole.
E non si deve dimenticare la sua attività per il teatro della parola. Ha scritto testi e anche interi copioni, Ha lavorato con grandi attori quali Walter Chiari, Walter Maestosi, Milla Sannoner, Carlo Loffredo. E’ autrice di una piece teatrale drammatica, rappresentata a Roma con la presentazione di Dacia Maraini.
Ecco, sono state certamente queste iniziative culturali, consolidate da anni, a richiamare su Giovanna Nocetti l’attenzione degli organizzatori del “Menotti Art Festival Spoleto”, e a decidere di assegnarle il “Premio Skippers 2019”.
Il nome di questo premio si richiama al grandissimo direttore d’orchestra americano Thomas Schippers, morto a soli 37 anni nel 1977, e che è stato protagonista di diversi spettacoli indimenticabili al Festival dei Due Mondi di Spoleto.
Un premio quindi importante, autorevole, dato a una protagonista del pop italiano per il suo amore e la sua attività a favore della cultura, attraverso la musica classica e il melodramma.
Premio altamente meritato, da questa infaticabile protagonista dello spettacolo, campionessa di entusiasmo e artista dai mille volti.
Renzo Allegri
Grazie, grazie, GRAZIE. Un abbraccio caro Giovanna