Wojtyla nella luce di Fatima

Si avvicinano date importanti per Papa San Giovanni Paolo II: il 2 aprile ricorre il quindicesimo anniversario della morte e il 18 maggio i cento anni della nascita.

Ogni giorno sui giornali si trovano articoli che lo ricordano. Papa Wojtyla è nel cuore e nel ricordo di tutti. Non è stato solo un grandissimo Papa, ma anche un uomo eccezionale: poeta, drammaturgo, attore, filosofo, teologo, sportivo: un pastore unico nella storia, che nel corso del suo pontificato per parlare di Dio a più persone possibili ha viaggiato per il mondo più di tutti i precedenti papi messi assieme. Ha compiuto 104 visite apostoliche in Italia e 104 viaggi apostolici nelle altre nazioni della terra, percorrendo complessivamente più di un milione e duecentomila chilometri, tre volte la distanza Terra-Lima.

Come tanti giornalisti, ho avuto il privilegio di scrivere molto su Karol Wojtyla. E’ stato eletto Papa la sera del 16 ottobre 1978, e alle ore nove del mattino successivo, ero già in Piazza San Pietro inviato dal mio giornale per raccogliere notizie su di lui, che veniva dalla Polonia, e che nessuno conosceva, perché la Polonia era allora sotto il Regime comunista e non aveva rapporti con il resto del mondo.

Rimasi a Roma quattro giorni avvicinando tutti i polacchi che potevano raccontare qualche cosa e portai al giornale non solo un ampio articolo denso di informazioni ma anche le poesie del Papa, di cui tutti parlavano ma nessuno riusciva a trovarle. E da quel giorno, decine e decine di articoli, a seguito dell’ attività travolgente di questo Papa inarrestabile. Il 26 agosto 1979, anche un bellissimo incontro a quattr’occhi, sulla Marmolada, quota 3200 metri. Il Papa era salito lassù per la recita dell’angelus in diretta TV. Per motivi di sicurezza, poche persone erano presenti. Tra queste, alcuni giornalisti e anch’io. Nevicava e in attesa del collegamento televisivo, Papa Wojtyla si intratteneva con noi giornalisti, parlando con ciascuno. Voce calda, stretta di mano possente, occhi fulminanti che ti scrutavano fino in fondo al cuore. E domande pratiche, concrete, da intenditore. Incontro indimenticabile. Ma altri ne seguirono, anche se non a quattr’occhi come quello.

Ho scritto decine e decine di articoli nel corso del suo pontificato durato quasi 27 anni. E poi altri ancora. E da tutto quel materiale ho ricavato quattro libri. L’ultimo è uscito in questi giorni per la casa editrice Ancora, con il titolo “Il papa di Fatima”.

Ho voluto focalizzare la vita di Giovanni Paolo II sul mistero delle apparizioni di Fatima perché lui stesso, dopo l’attentato subìto il 13 maggio 1981 in Piazza San Pietro, si era riconosciuto in una profezia fatta dalla Madonna ai tre veggenti durante le apparizioni del 1917. Wojtyla non era ancora nato nel 1917. Ma, se quella profezia riguardava veramente lui, significa che la Madonna aveva pensato a lui prima ancora della sua venuta in questo mondo. E nel libro evidenzio e documento tutta una serie di pericoli e incidenti mortali che hanno insidiato l’esistenza di Wojtyla, dall’infanzia alla morte, e dai quali egli è sempre misteriosamente uscito vivo, proprio come se fosse realmente protetto da una Presenza invincibile.

Il papa di Fatima. Vita di Karol Wojtyla
di Renzo Allegri

L’autore di questo libro è un giornalista che per oltre mezzo secolo ha svolto il suo lav oro di inviato speciale in giro per il mondo. E ha avuto la fortuna di dedicare a Karol Wojtyla decine di articoli, a cominciare dal giorno della sua elezione a papa. Per necessità professionale, non potendo ripetersi, ha dovuto ogni volta impegnarsi nel trovare spunti nuovi; ha così avvicinato decine di persone che erano vissute accanto a Wojtyla, raccogliendo una grande quantità di informazioni dirette, dalle quali ha ricavato innumerevoli articoli e infine questo libro. Che non è una biografia in senso tradizionale, ma un percorso, tendente a capire il senso di una vocazione, che non si è manifestata precisa fin dall’inizio, ma si è chiarita poco a poco, alla quale Wojtyla ha creduto con adesione totale. Un libro fatto di testimonianze dirette di chi ha vissuto i fatti riferiti.

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