Il 14 agosto 1941 moriva nel campo di concentramento di Auschwitz Padre Massimiliano Kolbe, frate francescano conventuale polacco. Aveva 47 anni. Era stato arrestato dai nazisti il 28 maggio. Morì per salvare un compagno di prigionia, padre di famiglia.
Il primo di settembre 1939, i nazisti invasero la Polonia ed ebbe inizio la seconda guerra Mondiale. Arrestarono tutti i religiosi e chiusero la “Città dell’Immacolata”, un centro culturale fondato da Padre Kolbe, che diffondeva la devozione della Madonna attraverso libri e un periodico che, stampato un due milioni di copie mensili, raggiungeva un pubblico enorme.
Dopo l’arresto, Padre Kolbe fu trasferito nel famigerato campo di sterminio ad Auschwitz. Fu messo insieme agli ebrei perché sacerdote cattolico. Aveva l’incarico di trasportare al crematorio i cadaveri dei compagni di prigionia che erano stati uccisi. Alla fine di luglio, fu trasferito al Blocco 14, dove i prigionieri erano addetti alla mietitura nei campi. Uno di loro riuscì a fuggire e, secondo l’inesorabile legge del campo, dieci prigionieri vennero destinati al bunker della morte. Tra essi Francesco Gajowniczek, un giovane padre di famiglia. Questi, scoppiò in lacrime dicendo di avere a casa una famiglia con dei figli piccoli, uno dei quali non lo aveva ancora mai visto. Padre Kolbe uscì dalle file dei prigionieri e si offrì di morire al suo posto. Lo scambio venne accettato.
I dieci condannati furono rinchiusi nel bunker della morte, senza acqua né cibo. All’inizio erano disperati, ma poco a poco Padre Kolbe trasformò la loro disperazione in un rassegnazione piena di fede. Gli altri prigionieri del campo hanno testimoniato che, nel silenzio della notte, sentivano uscire dal bunker canti e preghiere. Le voci si facevano, di notte in notte, sempre più deboli e dopo due settimane, non si sentì più niente. Le guardie entrarono nel bunker il 14 agosto. Quattro prigionieri erano ancora vivi, tra essi padre Kolbe. Erano stremati, ma sereni e le guardie ebbero pietà: li uccisero con una iniezione di cianuro. Il giorno dopo, giorno della Festa di Maria Assunta in cielo, i loro corpi vennero cremati e le ceneri disperse.
Padre Kolbe è stato proclamato santo il 10 ottobre 1982 da Papa Giovanni Paolo II che lo ha definito “patrono speciale per i nostri difficili tempi”.
Renzo Allegri