La “missione” di Gino

Gino 1Da Parma a Los Angeles per diffondere la cultura di una giusta e sana alimentazione per vincere l’obesità che colpisce 78 milioni di americani – <<Mi rivolgo soprattutto ai bambini>>, dice Gino Campagna << e attraverso loro informo i genitori>> – Sono migliaia e migliaia gli americani che, grazie ai consigli del cuoco italiano, hanno ritrovato la salute.

Foto e testo di Nicola Allegri

 

A Los Angeles, città della California con quasi quattro milioni di abitanti, ci sono circa 250 mila italiani. <<La cifra comprende residenti, studenti e persone non residenti,>> precisano i redattori de “Il Los Angeles”, magazine online per gli italiani all’estero, e aggiungono: <<In questi ultimi anni si è notato un aumento esponenziale, dovuto alla crisi in atto in Europa>>.

Viaggiando per la città, si vedono ristoranti e negozi con insegne che ricordano l’Italia, ma, oltre alla redazione del periodico citato, non sono riuscito a trovare un “centro” informativo sulle possibili aggregazioni culturali e sociali di questi italiani. A New York, a San Francisco, a San Diego, a Chicago e in altre città americane si trovano veri e propri quartieri abitati prevalentemente da italiani, e per questo denominati “Little Italy”. A Los Angeles non sembra che questo esista.

Nel corso dei miei vari soggiorni nella città californiana ho conosciuto diversi connazionali che ci vivono stabilmente. Molti sono giovani. Tutte persone straordinarie. Per il loro lavoro, il loro comportamento, le loro idee sono stimati e apprezzati, e onorano la città che li ospita.

Gino 2Una di queste persone si chiama Gino Campagna. Ha 51 anni e viene da Parma. Negli Stati Uniti, dove si trova da oltre vent’anni, è diventato un personaggio famoso.

E’ conosciuto come “Chef Gino” perché, nel campo della gastronomia, è ritenuto un maestro, una autorità. Non possiede un ristorante, ma, da anni insegna nelle scuole e alla televisione le regole e i segreti per una alimentazione sana, corretta e gustosa.

La fama della sua sapienza alimentare è tale che perfino Michelle Obama, la First Lady degli Stati Uniti, lo ha scelto come collaboratore.

Fin dal suo arrivo alla Casa Bianca, Michelle Obama si è impegnata per migliorare le abitudini alimentare degli americani. Negli Stati Uniti, l’obesità dovuta a una errata alimentazione, è così diffusa da essere giudicata una “autentica malattia sociale”.

Secondo l’AMA (Associazione Medici Americani) colpisce 78 milioni di adulti e 12 milioni di bambini. La First Lady ha promosso una campagna, “Let’s move” , per arginare il flagello, ed ha scelto collaboratori sparsi in giro per la nazione.

Uno di questi, è “Chef Gino”.

La storia di Gino Campagna ha le caratteristiche da favola. Non solo per gli eventi in cui è stato coinvolto fin da piccolo, ma anche per lo spirito, lo stato d’animo effervescente con il quale li ha affrontati e vissuti.

Gino 3Gino è un tipo sereno, ottimista. Si entusiasma per tutto quello che decide di intraprendere, pronto a sottoporsi a qualunque sacrificio per la buona riuscita del suo lavoro.

Figlio di una cuoca, fin da ragazzo è diventato a sua volta un esperto di cucina. Sua madre lavorava soprattutto nelle mense scolastiche, e Gino ha imparato da lei i segreti delle ricette che proteggono la salute dei bambini.

Ha frequentato le Scuole Magistrali. Si è poi specializzato come “animatore pedagogico per bambini”, e per anni il suo lavoro si è svolto in città italiane e in giro per l’Europa.

Ad un certo momento decise di seguire il fratello Flavio, che, con la sua azienda, la “Kampah Visions”, casa di produzione di spot televisivi, aveva deciso di trasferirsi a Los Angeles.

Nella città californiana rimase colpito dal fatto che i bambini e i ragazzi erano quasi tutti obesi. Visi paffutelli, soavi e simpatici, sostenuti da corpi deformati dalla pinguedine. Un panorama umano molto diverso da quello che aveva conosciuto in Europa durante i suoi viaggi di “animatore pedagogico”.

Gino 4Scoprì che le radici di quelle brutta situazione stavano nelle famiglie e nelle mense scolastiche che cucinavano spazzatura. <<Nelle famiglie americane>>, mi ha spiegato <<si utilizza molto il cibo preconfezionato.

Ci sono case, qui a Los Angeles, che hanno 3 o 4 cucine ma che non sono mai state utilizzate se non per scaldare nel forno cibi già pronti comperati al supermercato.

E la stessa cattiva abitudine viene usata nelle mense scolastiche e aziendali, con conseguenze deleterie>>.

Il ricordo della madre, dell’amore e della competenza con cui, a Parma, preparava il cibo delle scuole, lo spinse a buttarsi in una nuova avventura: insegnare ai bambini cucinare cibi sani. <<Pensai ai bambini>>, mi ha spiegato << perché mi ero reso conto che era impossibile cambiare le abitudini ormai inveterate degli adulti. I bambini avrebbero potuto portare nuove idee nelle loro famiglie>>.

Cominciò per hobby. Poco a poco la sua iniziativa prese piede, trovò sostegno nelle istituzioni, nelle scuole, in televisione, Gino divenne una celebrità, al punto da essere ingaggiato anche da Michelle Obama per la campagna “Let’s move”.

Gino 5Con il passar degli anni, Chef Gino, come ora tutti lo chiamano, è diventato un autentico “missionario” della salute. I suoi piccoli allievi hanno diffuso il “mangiar sano” nelle loro famiglie e sono già migliaia e migliaia gli americani che hanno vinto l’obesità grazie al lavoro di questo italiano.

A Los Angeles Gino ha fondato ed è titolare della “Piccolo Chef Culinary School”, un’istituzione non profit che è stata più volte votata come “la migliore scuola di cucina per bambini”. <<A volte nelle scuole faccio cucinare contemporaneamente anche 80 bambini>> dice. <<Un esercito, e io li guido e li conquisto con la simpatia, con il gioco. E’ meraviglioso vederli impegnati ad impastare, con le mani piene di farina, o a fare il sugo per la pasta per poi gustare, tutti insieme, il risultato del loro lavoro. E mi emoziono osservandoli e pensando che molti di loro non avevano mai visto la farina. Pensavano fosse zucchero a velo>>.

Alto, occhi azzurri, e viso che sembra fatto apposta per far sorridere, Chef Gino è un vulcano di simpatia. Mentre parla, scherza, ride, fa le espressioni buffe come il migliore tra gli attori comici.

Gino 6A Los Angeles ha anche trovato moglie. Ha sposato Laura Harrington, una bella attrice che gli ha dato due gemelli e che ora è diventata anche sceneggiatrice e lavora con celebri personaggi del mondo del cinema come Al Pacino.

In questi ultimi anni, la popolarità di Chef Gino ha valicato i confini della gastronomia. Egli è invitato a eventi culturali, politici, a dibattiti televisivi. La sua presenza fa notizia. E’ diventato amico di star come George Clooney, Bill Pullman, Spike Lee.

La gente lo ferma per strada e gli chiede l’autografo. Ma il suo comportamento gentile e semplice non è cambiato. E neppure il suo desiderio di rendersi utile. In questo periodo si sta dedicando ai ragazzi down, tenendo corsi di cucina per loro, nell’ambito di uno show televisivo che si chiama “Born This Way”.

Nicola Allegri

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