Uno scrigno di opere finora nascoste agli occhi del pubblico, una quarantina, prima chiuse nei depositi e ora venute alla luce per approdare, insieme a numerosi altri capolavori già conosciuti, al primo piano del museo degli Uffizi di Firenze .
In un nuovo allestimento . Dopo aver ammirato Raffaello, Giotto, Botticelli ci si potrà immergere tra tele toscane e internazionali del 500 e soprattutto ammirare numerose lavori della scuola veneta.
Nel nuovo allestimento 105 quadri, 1100 metri quadri, 14 nuove sale dedicate alla controriforma fiorentina e non solo; ci sono infatti opere provenienti anche dal resto d’Europa, come dalla Spagna con El Greco.
E poi c’è la pittura veneta e in particolare veneziana, la collezione più importante degli Uffizi, una delle più grandi al mondo con tante tele di noti maestri come Tintoretto e Tiziano. In mostra, tra i capolavori ci sono la Venere di Urbino di Tiziano o la Caduta degli angeli ribelli di Andrea Commodi.
Il tutto affiancato dai colori che venivano usati tradizionalmente al tempo: il verde, che si nota sui muri in tanti dipinti della scuola veneziana, per le pareti delle sale ad essa dedicate, il grigio scuro per la pittura toscana.
Per l’illuminazione e la protezione delle opere usati sistemi tecnologicamente all’avanguardia per mettere al riparo le tele dagli sbalzi di temperatura.
L’investimento è stato di 600mila euro.
Prossimo passo, ha annunciato il direttore degli Uffizi, l’apertura di un percorso per autoritratti.