Il 25 maggio di 133 anni fa, a Pietrelcina, in provincia di Benevento, nasceva Francesco Forgione, diventato poi Padre Pio e oggi San Pio da Pietrelcina.
La vita di questo frate francescano cappuccino, morto nel 1968, fu costellata di sofferenze e di misteri. Egli stesso diceva “Sono un mistero di fronte a me stesso”.
Per 50 anni ha portato sul proprio corpo le stimmate, cioè le ferite della Passione e Morte di Gesù. Secondo le leggi ferree della natura, tutte le ferite che colpiscono un corpo vivente, o guariscono cicatrizzando o si trasformano in cancrena e provocano la morte. In padre Pio non è accaduto. Nessun medico è riuscito a guarire quelle piaghe che hanno continuato a sanguinare abbondantemente tutti i giorni per mezzo secolo. E alla morte di Padre Pio, le ferite sono scomparse senza lasciare il più piccolo segno di cicatrice, fenomeno anche questo scientificamente inspiegabile.
Padre Pio è uno dei santi più amati dalla gente. Nelle varie graduatorie della classifiche di questo genere, risulta sempre ai primi posti. E questa popolarità deriva soprattutto dal fatto che è un santo “taumaturgo”. Cioè, un santo che ottiene da Dio continui miracoli. Si dice che nessuna persona si sia mai rivolta con vera fede a Padre Pio e non sia stato ascoltata. Il santo taumaturgo per eccellenza è Sant’Antonio da Padova. Tra i santi moderni, questo titolo viene attribuito a San Pio da Pietrelcina.
Le biografie di questo santo sono traboccanti di fatti prodigiosi. Accaduti quando era in vita e che continuano a verificarsi. In questi giorni, la Casa editrice cattolica “Ancora” ha pubblicato un nuovo libro che si intitola “Farò più rumore da morto che da vivo”. Un libro dedicato ai più recenti prodigi ottenuti per intercessione del Santo di Pietrelcina.
Libro bellissimo ed importante. L’autore, Roberto Allegri, giornalista e autore di una quarantina di libri di successo, ha raccontato la storia di 51 fatti prodigiosi attribuiti all’intercessione di Padre Pio. Storie raccolte dalla viva voce dei protagonisti. Storie dettagliate nei minimi particolari e sempre corredate dal giudizio di medici che avevano seguito la malattia e la guarigione.
Non si tratta quindi di storielle edificanti, ma di fatti concreti, clamorosi, ampiamente controllati e inspiegabili dal punto di vista scientifico. E la cosa ancor più interessante sta nel fatto che i protagonisti di questi fatti sono quasi tutti personaggi pubblici, alcuni famosi, quindi spesso restii a rivelare vicende private di questo genere, e lo hanno fatto solo per riconoscenza assoluta verso il loro santo benefattore. Libro affascinante, che si legge d’un fiato, e che lascia comunque una profonda impressione, anche in chi si dichiara non credente.
Renzo Allegri