di Roberto Allegri Nel 1957 morì a Parigi lo scultore rumeno Constantin Brancusi, considerato uno dei più grandi di sempre. Nel suo studio, lasciato in eredità al Museo di Arte moderna di Parigi con l’ordine di lasciare tutto come stava, vennero trovati appunti, pensieri, riflessioni su quaderni e foglietti che Brancusi aveva scritto nelle sue solitarie notti trascorse a meditare ...
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