Romania – Era nato a Sighet, tra i carpazi, Romania, lo scrittore e premio Nobel Elie Wiesel, scomparso all’età di 87 anni lo scorso anno.
Di cultura ebraica, sopravvissuto ad Auschwitz, ha scelto di non dimenticare raccontando ne “La Notte” l’esperienza della prigionia e gli orrori del nazismo.
Oggi, lo ricorda la comunità ebraica in arrivo da tutto il mondo, che nella giornata di domenica ha preso parte ad una marcia simbolica che ha percorso la città partendo dall’abitazione di Wiesel, adesso museo.
Un evento che costringe ad una riflessione sull’Olocausto in Romania.
La rionciliazione con la storia è avvenuta solo qualche anno fa.
Quando il paese si è assunto la responsabilità per le centinaia di migliaia di ebrei che hanno perso la vita durante la seconda guerra mondiale.
Oltre 280.000 ebrei romeni e ucraini, che sono state vittime del regime filo-nazista.