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A #Lourdes dopo una promessa a mia zia

Lunedì scorso è partito il primo viaggio in treno per Lourdes organizzato dall’Unitalsi con 3500 tra volontari e malati. Un ritorno alla normalità dopo le restrizioni dovute al Covid. Unomattina ha mandato Antonia Varini per capire che atmosfera si respira ed oggi è in collegamento dal Santuario con il Pres. dell’Unitalsi Nazionale, Rocco Palese. Come è andato questo ritorno alla normalità? In studio un’ospite d’eccezione, Giusy Versace, che è stata tante volte a Lourdes, e che ci racconta come si è avvicinata a questa realtà che non ha mai più abbandonato….

Giusy Versace è stata ospite stamane negli studi di Uno Mattina, in diretta su Rai Uno, parlando della sua esperienza da pellegrina e volontaria di Lourdes

Giusy Versace, politica e grande atleta paralimpica, è stata ospite stamane negli studi di Uno Mattina per raccontare la sua esperienza come pellegrina a Lourdes: “Lourdes è stata una scoperta – ha esordito parlando in diretta tv su Rai Uno – la vedevo un po’ da lontano, mia nonna ci andava con le sue amiche quando ero piccola. Quando persi le gambe nell’incidente del 2005 – Giusy Versace è stata vittima di un gravissimo incidente – una mia zia volontaria dell’Unitalsi mi fece fare una promessa sul letto d’ospedale che se fossi tornata a camminare sarei andata a Lourdes a ringraziare la Madonna a cui mi ero aggrappata”.

L’atleta ha quindi mantenuto le promesse: “Nel 2006 andai da pellegrina non per chiedere una grazia ma per dire grazie, e davanti a quella grotta ebbi la forza di fare quella domanda che da mesi mi tormentava ‘Perchè a me?’ e davanti a quella grotta una voce mi sussurrava ‘Girala questa domanda’”.

GIUSY VERSACE: “LOURDES REGALA EMOZIONI E SORRISI”

“Da quel momento – ha aggiunto Giusy Versace – ho iniziato a sentire la voglia e il bisogno di dare una mano, la presidente dell’Unitalsi di Calabria mi diede la possibilità di stare al refettorio e pensai che bastava davvero poco per far felice la gente”. Poi Giusy Versace ha proseguito: “Io sono diventata poi volontaria di Lourdes, quel posto ti dà la possibilità di riflettere, staccare, respirare e soprattutto mettere a confronto storie, ognuno trova le sue risposte. Ho trovato anche un mondo di giovani che danno vita a tante iniziative, ho avuto anche l’onore di dare la mia testimonianza sul palco”.

Lourdes regala anche profonde emozioni e momenti di sorrisi, la sera dopo aver pregato a lungo portare i ragazzi dell’Unitalsi al pub, a bere una birretta, a festeggiare… Lourdes è un posto che difficilmente si può raccontare

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