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La gioia di servire i malati a Lourdes

LA GIOIA DI SERVIRE I MALATI A LOURDES

La Grotta di Lourdes era – ed è – una grotta. Un riparo per gli animali selvatici, un luogo quasi sconosciuto ai più nel 1858. Una grotta che affacciava su un’ansa di un torrente imponente e potente – il Gave di Pau – che alimentava di energia diversi mulini. E tale resta anche oggi che è la Grotta più conosciuta del mondo perchè visitata 18 volte dall’ Immacolata Concezione, la Beata Vergine Maria : una Grotta che affaccia su un  torrente impetuoso.            

Il fango di questi giorni ci ricorda la storia delle Apparizioni alla piccola Bernadette e la storia di Lourdes. Quando l’Apparizione presento’ alla Veggente la sorgente dell’acqua, il 25 febbraio (9° apparizione),  essa consisteva  nei primi giorni che di un’acqua fangosa. E la temporanea privazione della Grotta in questi ultimi giorni  ci ricorda la 18° ed ultima apparizione in cui Bernadette non potette arrivare alla Grotta perchè essa era stata sbarrata. La Veggente ci dice che quel giorno, dalla zona dell’attuale muro del Carmelo, ella vide la Vergine « più bella che mai ». E la privazione di qualcuna delle nostre infrastrutture logistiche ci ricorda che abbiamo già tanto se solo pensiamo all’anno del 50° anniversario, il 1908, in cui già esistevano, sopra ed accanto ala Grotta, la Cappella voluta dalla Vergine (l’atttuale Basilica dell’Immacolata Concezione), con la sua Cripta e la Basilica del Rosario.

La Grotta ha riaperto oggi alle 12:10. E’ il Vescovo che ha guidato il popolo alla Grotta. Ed ha recitato l’Angelus. La Grotta riapre dopo soli 4 giorni. E questo ci richiama alle parole dell’Immacolata « Andate a dire ai preti che qui si venga in processione e vi si costruisca una cappella (2 marzo, 13° apparizione) ».

Nonostante la violenza della natura l’acqua della sorgente, protetta dall’impianto di sicurezza, è rimasta limpida e pura. Non inquinata. Anche se oggi non disponiamo delle Piscine, sommerse dal fango, possiamo certamente vivere con l’acqua della Sorgente distribuita dai rubinetti nel Santuario il messaggio della 9° apparizione « Andate a bere alla fontana ed a lavarvi in essa ».  E soprattutto le persone ammalate ed a mobilità ridotta sono attese nelle nostre tre Accoglienze attrezzate per loro ed assolutamente intoccate dalla piena del fiume : l’Accueil Notre Dame, l’Accueil Marie St Frai ed il Salus Infirmorum di UNITALSI, per un totale di 1600 posti letto/notte. Dalla prima guarigione miracolosa di Lourdes, il 1° marzo 1858, la presenza dei malati, e di quanti sono volontari al loro servizio, è elemento costitutivo del pellegrinaggio come emerge dal Magistero di tutti i Papi dal 1862 ad oggi, ed in particolare dal Beato Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI, Pellegrini alla Grotta.

E’ vero che molti Alberghi ed esercizi commerciali della Città sono rimasti seriamente danneggiati, ma è vero anche che la recettività alberghiera è al momento largamente al disopra di 15.000 posti letto/notte e la Municipalità e le Autorità Pubbliche hanno riabilitato in pochissime ore l’intera rete dei servizi. Inoltre nessun effetto vi è stato sulla rete stradale e ferroviaria né sull’Aeroporto !

Cosa fare ? Come aiutare ? Io credo che questa ennesima esperienza di spoliazione e di povertà ci spinge ad andare all’essenziale di Lourdes : le parole della Vergine Maria a Santa Bernadette Soubirous. Tornare al messaggio di Lourdes !

La Signora della Grotta ha chiesto « processione », che vuol dire pellegrinaggio, ed ha chiesto ripetutamente penitenza e preghiera indicando la recita della Corona del Rosario come la preghiera a Lei gradita fin dalla prima apparizione. Chi ama Lourdes e chi vuole aiutare Lourdes è invitato  anzitutto a venire a Lourdes.

Chi ne ha la possibilità, poi, puo’ sostenere il costo della bonifica, ricostruzione e restauro dei danni subiti con una donazione. Piccola o grande. Diretta o indiretta. Il dono è fedele alla tradizione del nostro Santuario e di tutti Santuari : essi sono la « proprietà », essi « appartengono » al popolo dei pellegrini !

Il Vescovo di Tarbes e Lourdes, Monsignor Nicolas Brouwet, ha rimarcato lo scorso anno – nel suo primo anno di governo pastorale – che apprezzava il fatto che nessuno tra i suoi predecessori avesse mai chiuso la Grotta in una Cappella o in una Cripta. La Grotta era e resta uno spazio aperto. Aperto a tutti !

Ed è alla Grotta di Lourdes, nella sua povertà essenziale, che vi aspettiamo a partire da domani. Ed anzitutto voi carissimi  ammalati e persone disabili, voi famiglie e voi comunità cristiane del mondo intero insieme ai  volontari, pronti come sempre a servire. Nella gioia !

Sandro de Franciscis,

Presidente del Bureau des Constatations Médicales de Lourdes

a.defranciscis@lourdes-france.com

Lourdes, 22 giugno 2013

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Un commento

  1. mi so o meravigliato per la tempestività nell’apertura del santuario, anche parzialmente di tutte, le sue basiliche.Due ponti molto danneggiati, la grotta riaperta dopo 4 giorni dall’inondazione, spero a breve la riapertura della basilica s. Bernadetta e della basilica Pio X e la cappelle s Giuseppe

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