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Convegno Ascoli: un successo

Un successo molto significativo, quello riscosso dal convegno sul tema «Le guarigioni inspiegabili: tra fede, ragione e scienza», organizzato in sinergia tra l’associazione nazionale dei Medici Cattolici e la sottosezione ascolana dell’Unitalsi. All’incontro, infatti, che si è svolto nel pomeriggio di giovedì all’interno della Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani, hanno partecipato tantissime persone tra personale sanitario, appassionati e semplici curiosi.

Diversi sono stati gli spunti di riflessione, ovviamente incentrati sul fenomeno sempre molto intrigante e a tratti misterioso come quello dei miracoli. Ad aprire i lavori è stato il dottor Stefano Ojetti, vicepresidente nazionale dei Medici Cattolici. «Ritengo che sia molto importante per la popolazione interrogarsi su questo tipo di guarigioni, difficili da spiegare con la razionalità—ha dichiarato Ojetti

GRANDE SUCCESSO PER IL CONVEGNO DELL’UNITALSI
Miracoli tra scienza, fede e ragione
Stefano Ojetti: «Le guarigioni inspiegabili commuovono e ci fanno riflettere»

di MATTEO PORFIRI
UN SUCCESSO molto significativo,quello riscosso dal convegno sul tema «Le guarigioni inspiegabili: tra fede, ragione e scienza»,organizzato in sinergia tra l’associazione nazionale dei Medici Cattolici e la sottosezione ascolana dell’Unitalsi. All’incontro, infatti,che si è svolto nel pomeriggio di giovedì all’interno della Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani,hanno partecipato tantissime persone tra personale sanitario, appassionati e semplici curiosi.
Diversi sono stati gli spunti di riflessione, ovviamente incentrati sul fenomeno sempre molto intrigante e a tratti misterioso come quello dei miracoli. Ad aprire i lavori è stato il dottor Stefano Ojetti,vicepresidente nazionale dei Medici Cattolici. «Ritengo che sia molto importante per la popolazione interrogarsi su questo tipo di guarigioni, difficili da spiegare con la razionalità—ha dichiarato Ojetti —. D’altronde, le tante storie relative alle persone che, andando a Lourdes e affidandosi alla fede, hanno visto scomparire la propria malattia, suscitano sempre una grandissima emozione e fanno anche discutere. Non è un caso, infatti, che in un anno oltre sei milioni di fedeli provenienti da tutto il mondo si sono recati in preghiera nella cittadina francese». Al convegno sono intervenuti anche degli ospiti decisamente illustri, come il vescovo Silvano Montevecchi, il sindaco Guido Castelli, il presidente della sezione locale dell’Unitalsi Anna Saveria Capriotti, il responsabile del ‘bureau medical’ di Lourdes Alessandro De Franciscis, il presidente dell’Ordine dei Medici Antonio Avolio e il direttore dell’ufficio nazionale per la Pastorale della Salute, don Andrea Manto. «L’iter che la Chiesa cattolica deve seguire per poter gridare al miracolo è generalmente molto lungo e si conclude dopo diversi anni — ha spiegato De Franciscis —. Difatti, per riconoscere ufficialmente un caso miracoloso è necessario che si verifichino contemporaneamente tre condizioni. Innanzitutto la guarigione deve essere istantanea ed improvvisa — ha proseguito il primo responsabile italiano del ‘bureau medical’ —. Inoltre, la stessa deve essere assolutamente perfetta e, infine, deve essere ovviamente permanente».
De Franciscis, poi, ha anche rivelato che dal 1858 ad oggi sono stati riconosciuti 67 miracoli, l’ultimo dei quali nel 2005 ad una signora di Salerno. Ad analizzare l’argomento dal punto di vista strettamente teologico, invece, è stato don Andrea Manto, che ha più volte sottolineato il fatto che per la Chiesa i miracoli vengono considerati degli eventi normali,se intesi nell’accezione più ampia del termine.

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