Due Hospitaliers da Papa Francesco

Caro Tony, come vedi dalle  foto (ma in tutto sono una quarantina, perché io stesso chiesi al fotografo ufficiale di scattare quante più foto potesse per noi che io le avrei prese quasi tutte) indosso la cravatta di Lourdes; nella lettera che inviai al Papa scrissi appunto che eravamo volontari dell’Hospitalité Notre Dame de Lourdes. Quando siamo stati davanti a lui glielo abbiamo ricordato, non scendendo però nei particolari. Lui rispose che era felice di conoscere dei volontari di Lourdes, inoltre commentammo insieme la sua omelia che parlava della gioia di incontrare Dio, ma anche la gioia di Dio nell’incontrare noi. Alla fine ci strinse le mani chiedendoci di pregare per lui. Questo è un poco quello che è successo. Non riesco a spiegarti le attese, le emozioni, la vista del Santo Padre; non riesco proprio a descrivere tutto quello che è successo in 1 ora e mezzo di permanenza in Santa Marta. Cosa ti devo dire: lui è stato anche in preghiera in mezzo a noi, dopo la celebrazione eucaristica; abbiamo recitato anche il Salve Regina insieme a Lui e tanto altro ancora. Una cosa, però, desidero evidenziare: la celebrazione del Santo Padre è di una semplicità unica, è un raccoglimento di preghiera continuo e sembra di essere nella propria parrocchia e partecipare ad una celebrazione del tuo parroco, tanto è genuino, semplice e immediato: non c’è nulla di fastoso di eclatante, c’è solo semplice solennità.

Mia moglie (con me nelle foto) si chiama Angelina Landolfi e lei presta sempre servizio alle piscine.

Ciao, a presto e grazie.

Salvatore Maddaluno

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