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Esperienza Pietro a Lourdes

1005791_620614Il nostro lettore Pietro racconta la sua esperienza a Lourdes

Lourdes – “Siate scettici, credeteci o meno, ma adesso la sera quando torno a casa dopo una giornata di lavoro alle otto al posto del telegiornale sintonizzo la televisione sul canale che trasmette il rosario dalla grotta di Lourdes”

Ricordo bene quando sul treno del ritorno ho fatto una risatina quasi ironica alludendo ad una frase che i miei vicini di posto mi avevano detto dopo quel mio viaggio. E’ stato un caso, voluto o meno questo non spetta a me dirlo, ma anche io sono stato per la prima volta a Lourdes. Ci sono andato senza alcun pregiudizio ma anche senza la ricerca di chissà quale emozione da fanatismo religioso. Ho 42 anni, sono un libero professionista, una buona cultura che non è fatta solo di titoli di studio appesi al muro.

Cattolico, oggi praticante occasionale, cresciuto in una famiglia che mi ha trasmesso solidi valori umani di cui vado fiero. Dicevo il caso. Perché il mio programma prevedeva un viaggio nei Balcani con tappa a Medugorje, un po’ spinto dalla compagnia e un po’ dalla curiosità di tanta attrazione verso questo luogo di pellegrinaggio. Ma il viaggio è saltato all’ultimo istante e ho ricevuto una telefonata che mi invitava a Lourdes.

Una chiamata? Un po’ egoisticamente, come è oggi l’uomo materiale in questa società soffocante, mi sono detto che probabilmente la Madonna mi voleva vedere lì. Non ho esitato un istante, ho detto subito sì. Chi è già stato a Lourdes racconta di sensazioni particolari che si sentono appena varcato i cancelli che conducono alla basilica e alla grotta. E’ lì che ho messo a prova il mio scetticismo. Io sono credente, questo già l’ho detto, ma non sono un fanatico. Insomma sono un san Tommaso del terzo millennio.

Arrivato a Lourdes sulle prime ore della sera, sistemato in albergo sono andato subito alla grotta. Avvicinandomi la prima volta verso il luogo delle apparizioni non ho provato nulla di eclatante, era notte e in questo periodo non ci sono pellegrinaggi quindi regna il silenzio. Ho pregato. Come pellegrino nei tre giorni successivi ho visitato la basilica e ho percorso la via Crucis in solitario.

Ho partecipato alle messe in italiano e tutte le sere al santo rosario alla grotta. Questo è stato il momento di grande fede. L’ultima sera pioveva e il sacerdote ci ha accolto nella grotta proprio sotto la Madonna. Recitare il santo rosario sotto quella roccia è stato un dono che mi porterò dietro per sempre. Quasi non mi sono sentito degno di tanta attenzione. Vi racconto questo per una mia piccola testimonianza. Siate scettici, credeteci o meno, ma adesso la sera quando torno a casa dopo una giornata di lavoro alle otto al posto del telegiornale sintonizzo la televisione sul canale che trasmette il rosario dalla grotta di Lourdes.

Magari non prego col rosario in mano e mi preparo la cena, però saluto con gioia la Madonna. E penso a quella mia risatina quasi ironica sulla frase che mi avevano detto in treno al ritorno da Lourdes. “Vedrai che ti troverai più volte a guardare il rosario in tv”.  

Pietro G.

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