Famiglie Maro’ arrestati nel PMI
NEW DELHI – La Corte suprema indiana ha rinviato a domani l’udienza riguardante il ricorso presentato dal governo italiano sulla giurisdizione da applicare ai due marò italiani in carcere in Kerala. Lo ha constatato l’ANSA a New Delhi.
Il rinvio, ha appreso l’ANSA all’esterno dell’aula, è stato chiesto dai legali italiani che hanno sottolineato la necessità di avere più tempo per studiare il memorandum presentato solo ieri sera dal governo di New Delhi contenente le motivazioni a sostegno di una convalida della giurisdizione indiana.
Al riguardo uno degli avvocati dello Stato italiano, Giacomo Aiello, ha assicurato che “stiamo lavorando molto bene”.
E.LEXIE GIUNTA A COLOMBO – La petroliera Enrica Lexie, su cui viaggiavano i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone in carcere in India con l’accusa di aver ucciso due pescatori, è giunta la notte scorsa nel porto di Colombo, in Sri Lanka, dove si fermerà per qualche tempo, provvedendo anche alla sostituzione di parte dell’equipaggio e degli ufficiali di bordo. Lo ha dichiarato oggi all’ANSA il comandante in seconda, Carlo Noviello.
“Ci siamo brevemente fermati nel porto di Galle (a sud dell’isola) – ha spiegato – e poi ora siamo nella capitale dove stiamo facendo programmi che saranno chiari nelle prossime 24 ore”.
Quello che sì è stato deciso, ha infine detto, “è che una decina di membri dell’equipaggio, io ed il comandante Umberto Vitelli terminiamo qui la nostra missione a bordo”.
E’ possibile che nella sosta a Galle siano scesi i quattro marò che pure si trovavano a bordo da oltre 80 giorni, e che siano stati sostituiti da un altro contingente militare italiano per la sicurezza.
FAMIGLIE GIRONE E LATORRE A LOURDES CON MILITARI – Ci saranno anche 54 militari feriti in Afghanistan e i familiari di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, i due marò che si trovano dal 5 marzo nel carcere di Trivandrum nello Stato indiano del Kerala, tra i partecipanti italiani al 54/o pellegrinaggio militare internazionale a Lourdes, in programma da venerdì 11 a lunedì 14 maggio.
L’invito, riferisce il Sir, è arrivato direttamente dall’arcivescovo ordinario militare per l’Italia, mons. Vincenzo Pelvi, che lo scorso anno portò nel santuario mariano i familiari dei giovani caduti in missione. A Lourdes si raduneranno le delegazioni di circa 40 Paesi, provenienti da tutto il mondo, accompagnate dai rispettivi vescovi castrensi.
“Quest’anno – spiega al Sir mons. Pelvi – tra i pellegrini avremo i giovani feriti in missioni internazionali di sicurezza e di pace. L’iniziativa ha tre significati: imparare dalla malattia e dalla prova dell’altro a conoscere se stessi, guardare a Cristo che dà senso al servizio d’amore dei nostri militari e affidare alla Vergine coloro che accettano la croce, coloro che non la capiscono o che la evitano”.
All’edizione dello scorso anno parteciparono oltre 20 mila soldati da tutto il mondo, tra i quali 3.500 italiani.
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