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Il medico dei miracoli

VITA DA MEDICO – “IL MEDICO DEI MIRACOLI”

È guidata da un italiano la commissione composta da medici che stabilisce se al santuario di Lourdes una guarigione abbia o meno una spiegazione scientiica.
Si tratta di Alessandro De Franciscis, iscritto all’Ordine dei medici di Caserta e a quello degli Alti Pirenei in Francia. Il lungo e meticoloso iter per poter parlare di guarigione ‘inspiegata

Ho conosciuto alcuni miracolati: Vittorio Micheli della provincia di Trento, guarito da un osteosarcoma dell’emibacino e dell’anca a sinistra, e Delizia Cirolli, con diagnosi di sarcoma di Ewing al ginocchio destro,che vive in Sicilia. Si tratta di persone che hanno vissuto un’esperienza straordinaria e quando ho parlato con loro della guarigione entrambi mi hanno detto di essersi posti questa domanda: “Perché è capitato proprio a me?”. Innanzitutto,dunque, c’è la consapevolezza da parte di queste persone di essere stati attori principali di un fatto eccezionale ricevuto con gratuità. Di fronte a questi fatti si fa strada nei medici e negli infermieri presenti a Lourdes la consapevolezza che la scienza può essere chiamata a esaminare eventi non spiegabili e in un’epoca nella quale si pretende di poter conoscere e spiegare tutto non è cosa da poco accettare la finitezza dell’esperienza umana”. La testimonianza è di Alessandro De Franciscis, medico laureato presso l’università di Napoli, che il 10 febbraio del 2009 viene nominato dal vescovo di Tarbes e Lourdes presidente del Bureau des Constatations Médicales di Lourdes. È il primo medico non francese a ricoprire tale incarico. “Il Bureau – dice il dottor De Franciscis – nasce nel 1883 per registrare, studiare, verificare e giudicare scientificamente le centinaia di guarigioni che venivano e tutt’oggi vengono dichiarate dai pellegrini al santuario mariano di Lourdes. Dalla sua istituzione conserva nell’archivio le cartelle cliniche di circa 7mila guarigioni ritenute dai medici eccezionali e di esse 68 sono state successivamente dichiarate un miracolo”.

Nel 2012 sono andati in pellegrinaggio presso il santuario di Lourdes quasi 50mila malati che sono stati assistiti da circa 2600 medici, 1600 infermieri, 300 farmacisti e 70 odontoiatri

Un alto numero di sanitari, credenti e non credenti, giunti da ogni parte del mondo per svolgere la professione medica. Sono tutti membri dell’Amil, Association Médicale Notre Dame di Lourdes, che raccoglie oggi poco più di 17mila aderenti nel mondo.

Dottor De Franciscis, di che cosa si occupa il “medico dei miracoli”?

Va premesso che l’ufficio delle costatazioni mediche è unico nel suo genere: nel mondo cattolico, cristiano, ebraico, musulmano e nelle grandi religioni orientali non esiste niente del genere. Non esiste in nessun altro luogo di pellegrinaggio la presenza di una commissione medica permanente per la verifica di eventi supposti miracolosi. Con tale premessa, se una persona ritiene di essere guarita per intercessione divina e vuole che tale condizione venga riconosciuta deve contattare il medico presente a Lourdes. Il medico incontra, ascolta ed esamina la persona che ha chiesto di ‘dichiarare’ la supposta guarigione, studia la storia clinica della persona anche grazie alla documentazione medica pregressa per poi presentare i casi più significativi all’esame e alla discussione collegiale dei colleghi presenti quel giorno a Lourdes. Un lungo e meticoloso iter teso alla ricerca obiettiva della verità.

Come viene stabilito se una guarigione non può essere spiegata scientificamente?

Consideriamo sette criteri: se della malattia riferita era stata dichiarata una diagnosi certa, se la prognosi era sfavorevole, l’approfondimento della componente psichiatrica e psicologica della malattia di cui si riferisce, il fatto che nessuna terapia possa spiegare la guarigione, che la guarigione sia avvenuta in modo istantaneo, sia completa e durevole nel tempo. Questi sono i criteri per decretare inspiegata una guarigione e sono gli stessi dettati dal cardinale Lambertini all’inizio del Settecento.

Dopo che cosa accade?

Il Bureau sottopone la questione alla Commissione Medica Internazionale di Lourdes, creata nel 1947, che si compone di professori universitari primari di diversi paesi. Si tratta dicirca trenta medici che si riuniscono una volta l’anno. Un membro della commissione viene nominato relatore e ha alcuni anni per approfondire il caso in questione che, poi, presenterà all’intera commissione. A questi incontri è presente il vescovo di Tarbes e Lourdes in qualità di testimone dei lavori che si concludono con una votazione a scrutinio segreto. Se almeno i due terzi dei presenti convengono sul fatto che si tratta di una guarigione inspiegata, secondo le attuali conoscenze scientifiche, allora la parola passa alla Chiesa. Si tratta di una procedura che dura non meno di quindici anni.

Quanti sono i casi inspiegati e i miracoli accertati?

Negli archivi sono conservati circa settemila casi di guarigioni non spiegate, mentre i miracoli riconosciuti sono 68. L’ultimo è la guarigione inspiegata di una suora italiana riconosciuta ‘miracolo’ l’11ottobre 2011.

A chi possono rivolgersi i medici e i dentisti italiani interessati a svolgere la loro opera in favore dei malati di Lourdes?

Esistono tre possibilità di svolgere il ruolo di medico al santuario. La prima è venire a Lourdes in accompagnamento ai malati nel quadro di un pellegrinaggio con gli ammalati: sono tante in Italia le associazioni che si occupano di organizzare gruppi più o meno numerosi che necessitano della presenza di un sanitario. Il secondo sistema è svolgere un periodo di servizio volontario presso il santuario. Il terzo è prestare una settimana, da lunedì a domenica, al servizio dell’organizzazione di volontariato che si occupa dell’accoglienza dei malati e della quale fanno parte persone che dopo alcune esperienze in questa struttura maturate diventano membri dell’organizzazione Hospitalité Notre Dame de Lourdes.

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