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Il nero incontra il bianco negli scatti di Giacomelli

di Andrea indini

Milano – Per la prima volta a Milano, una grande mostra antologica propone al visitatore un viaggio appassionante nella fotografia di Mario Giacomelli  nella sua arte, nella sua intima e profonda poesia, nel suo furore creativo. La mostra, Mario Giacomelli – La figura nera aspetta il bianco, presenta oltre 200 tra le sue fotografie più importanti, tutte in formato originale, stampe vintage e autografate dall’autore.

Il nero incontra il bianco Una mostra tutta da vivere e da amare. Lo Spazio Forma (piazza Tito Lucreszio Caro 1, Milano) si prepara a offrire al pubblico di Milano per la prima volta una grande presentazione del lavoro di Giacomelli , realizzata in stretta collaborazione con la famiglia e accompagnata dall’analisi storico critica di vari importanti autori. L’esposizione presenta molte delle celebri serie del grande fotografo, il più importante e innovativo che l’Italia abbia mai avuto. Dalle prime fotografie, scattate sulla spiaggia di Senigallia nel 1953, alle serie dedicate all’Ospizio (Verrà la morte e avrà i tuoi occhi), ai ‘pretini’ in festa nel seminario della città (Io non ho mani che mi carezzino il volto), a Lourdes, alle atmosfere fuori dal tempo di Scanno, ai contadini de La buona terra, alla storia quasi cinematografica di Un uomo, una donna, un amore; senza trascurare le serie dedicate alle grandi poesie che affascinavano con il loro ritmo e la loro profondità Giacomelli (A Silvia, Io sono Nessuno, Ritorno).

Il paesaggio marchigiano Nella mostra che si inaugura giovedì mattina, non mancano in mostra anche le straordinarie immagini del paesaggio marchigiano, che per tutta la vita Giacomelli non si è mai stancato di fotografare, di riprendere e di sorprendere, ed alcune tra le sue immagini più “materiche”, dove la tensione tra le figure nere e il bianco di fondo si fa attesa drammatica, corposa, lirica. Per la prima volta, poi, saranno presentate alcune serie inedite (Così come la morte, Ritorno, Territorio del Linguaggio e Il volo lento delle farfalle), che testimoniano il lavoro incessante di un grande inventore di immagini. La mostra di Forma, anteprima di un tour internazionale, diventa così l’eccezionale occasione per conoscere e apprezzare il talento fotografico, l’eccezionale realismo magico di Mario Giacomelli .

L’insegnamento nello scatto “Cerchi sempre di sintetizzare in pochi elementi i suoi argomenti – gli raccomandava Pietro Donzelli, – inventi delle fotografie, la sua sensibilità gliele suggerirà certamente. A volte basta un suono o una voce per creare dentro di noi un’immagine o dei personaggi. Li racconti questi personaggi, prima a se stesso, poi agli altri con una sequenza di immagini. Sarà dura la sua strada, come è dura la mia, perché la malinconia non è sempre accettata dagli uomini che cercano di sfuggirla. Si ricordi però che il cammino degli artisti è fatto solo di tristezza e di dolore. Nascono per consolare la tristezza degli altri. Faccia ogni tanto una personale cercando di raccontare per immagini”. A questo insegnamento, Giacomelli sembra esser stato sempre molto fedele.

FORMA Centro Internazionale di Fotografia Milano
piazza Tito Lucrezio Caro, 1
www.formafoto.it
Mario Giacomelli . La figura nera aspetta il bianco
Dal 16 Gennaio al 22 Marzo 2009

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