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La donna affetta da sclerosi multipla guarita a lourdes

“Dopo anni di sofferenza sono tornata a vivere”
Parla Rosa Mollica, la donna di Ripi, centro del frusinate, che ha ricevuto il miracolo a Lourdes.

«Ho sentito dentro di me una forza incredibile che mi invitava ad alzarmi e a camminare. Così ho abbandonato le mie stampelle e dopo tanti anni ho ripreso a muovermi con le mie gambe. È stata una gioia immensa ed indescrivibile dopo tanti di sofferenza».

Così Rosa Mollica ha raccontato lo straordinario evento che ha vissuto a Lourdes lunedì 27 aprile. Lei che da oltre venti anni era affetta da sclerosi multipla, una patologia che aveva limitato fortemente la sua capacità motoria fino a costringerla a doversi servire di stampelle per camminare e per essere autosufficiente. Rosa, 52 anni, casalinga, madre di due figli, Giovanni e Maria Domenica, era partita domenica 26 aprile dalla sua casa di Ripi diretta a Frosinone per salire sul «treno bianco» per l’annuale pellegrinaggio alla Madonna di Lourdes organizzato dalla Siloe, organizzazione fondata da Enrico Esposito e il cui presidente è l’avv. Carlo Capocaccia. «Era la prima volta che andavo a Lourdes, quest’anno sentivo un bisogno irrefrenabile di recarmi a trovare la Madonna. Ho avuto sempre fede – ha detto Rosa – ma da quando mi sono ammalata è aumentata. Sono partita con il cuore gonfio di speranza perchè sentivo che questo viaggio avrebbe avuto un significato particolare». Un significato che si è tradotto in una guarigione improvvisa per Rosa da una patologia che la affliggeva da anni. «I primi sintomi della mia malattia risalgono a un ventennio fa. Solo di recente, però, mi avevano diagnosticato la sclerosi multilpla. Non potevo fare più nulla da sola. Non potevo più vestirmi, non potevo più lavarmi, non potevo più muovermi senza l’aiuto di mio marito o di altri familiari. Più volte ero caduta fratturandomi il femore. Adesso, invece, sto rivivendo sensazioni che ormai avevo dimenticato e che erano lontanissime nel tempo. Mi sento una persona nuova. Mi sembra di vivere una nuova vita». Una successione di eventi che ha «travolto» Rosa Mollica, che deve ancora metabolizzare quanto le sta accadendo, ma che ricostruisce con grande emozione. «Sono arrivata nelle zone delle piscine accompagnata da Paola Amicizia (la presidentessa della sezione di Frosinone dell’Aism, ndr). Mi sono immersa e subito dopo ho sentito qualcosa dentro di me di diverso. In albergo poi le mie gambe mi hanno chiamato a camminare e poi ho iniziato a ballare e a cantare. Ora mi muovo da sola. Non ho più dolore alle gambe. Da quel giorno ho ritrovato la grande gioia di vivere». A confermare quanto accaduto è una testimone oculare dell’evento, Paola Amicizia, la presidentessa dell’Associazione Italian Sclerosi Multipla di Frosinone. «È una gioia per tutti noi. Quest’anno al pellegrinaggio di aprile a Lourdes ho accompagnato dodici malati, tra cui Rosa. Ogni anno l’avevo pregata di venire, ma mai aveva voluto fare il viaggio. Quest’anno, invece, sono riuscita a portarla con me». «Il giorno della guarigione – continua Paola Amicizia – io stessa l’ho accompagnata alle piscine. Dopo l’immersione avevo notato una luce nuova nei suoi occhi. Sembrava diversa. Poi in albergo ha ripreso a camminare da sola. È stata una gioia indescrivibile. È stato stupendo nei giorni successivi il fatto vedere Rosa accompagnare lei stessa, che prima non poteva camminare da sola, i malati sotto la grotta e rinverdire le speranze di coloro che soffrivano. Un grande gesto d’amore». Chi ha vissuto con straordinaria emozione la guarigione di Rosa è stata la famiglia della donna. Giovanni, il figlio della cinquantaduenne, ha detto che «la gioia che proviamo è qualcosa che non si può descrivere a parole. Noi che siamo persone di fede crediamo che sia un miracolo, ma allo stesso tempo diciamo che la scienza deve fare i suoi accertamenti e deve dare il suo responso su quanto è avvenuto. Il messaggio che vogliamo lanciare è quello di speranza per tutti quelli che soffrono, ma allo stesso tempo invitiamo i malati a continuare a credere nelle potenzialità della medicina per le guarigioni».

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