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#Lourdes Dove eravamo rimasti ???

“Il dovere ci fa fare bene le cose, ma l’amore ce le fa fare belle”(Zig Ziglar)

Dove eravamo rimasti ???

Ah si a quel Giugno ormai lontano, che forse non è mai passato. A quando carico come una molla in tensione, non vedevo l’ora di mettere i piedi sui gradini di quel treno carico di allegria, di sorrisi, di VITA. Allora pensai, come ogni anno,… però poi, arriva Settembre e vedrò partire gli altri con il magone, li seguirò da qui, come da una regia di uno studio mobile, posterò, scriverò, farò come se io fossi lì. Sarà difficile, ma non sempre si può far tutto, con il lavoro che ti ruba tempo e denaro a soddisfare anche le incombenze fiscali, ma va bene ugualmente. Ho detto sempre a me stesso e agli altri, che credere nella Divina Provvidenza, non fa mai male, anzi forse aiuta a sperare sempre nel migliore dei modi, e quando meno te lo aspetti, le cose volgono in modo che tu possa appianare tutto. Mai tanti giovani sono partiti con la nostra sottosezione, frutto di un lavoro certosino di amalgama di diversi caratteri, e legami interpersonali da parte delle tre figure chiave: Il Don, Fulvio, Maurizio, e poi il campo estivo che ha fatto come sempre da motore di spinta. E’ un traguardo ?? noi speriamo che sia piuttosto una partenza, ed io anche per questo motivo, non avrei voluto perdermi questo momento. D’altronde, come noi diciamo da tempo immemore, “Lourdes non si può raccontare, bisogna viverla”, e non avrei voluto mancare a quel “ECCOMI” di gran parte di loro. Chiara, mia figlia, appena diciottenne, ha detto sin dal suo compleanno: “Io da DAMA vivrò un nuova tappa ed esperienza, non posso non essere con loro, cari Papà e Mamma…parto nuovamente !.

Ma nel dire questo, si leggeva nei suoi occhi, che forse, essere consapevole della mia assenza, non avrebbe di fatto vissuto nel migliore dei modi questo viaggio, ma il desiderio più grande, che traspariva man mano che il tempo passava, era essere li per una volta tutti insieme, una famiglia nella grande famiglia. E allora…cuore in mano, e con qualche rinuncia,..Ok si va, tutti insieme!! ma dovrà essere una sorpresa, un regalo tardivo di compleanno, ma forse il più bello.

Quanto ci è costato, dire le bugie, nascondere l’entusiasmo, di questa cosa bella, e non partecipare alla gioia dei preparativi, solo Dio lo sa, ma tutto ripagato da quel magico momento in cui bussando alle spalle, proprio lì, sotto gli archi che danno accesso alla grotta, il suo pianto di felicità ha contagiato tutti. Difficile forse raccontarlo, ma per dei genitori, vi assicuro che è qualcosa di MERAVIGLIOSO.

La mia fotocamera, passata la serata di arrivo, non si è mai fermata, e penso che mai come quest’anno io abbia scattato così tante foto. Avrei potuto anche racchiudere il tutto in un piccolo riassunto, ma come sempre, la cosa mi viene difficile, in quanto non puoi fuggire davanti a quegli sguardi che ti cercano, o a quei sorrisi che conquistano, o meglio a quella gioia incontenibile. Ogni angolo di quel luogo è un angolo di bellezza, e ognuno di noi lì, penso facciamo parte della meraviglia di Dio.

E’ stato un magico viaggio, uno di quelli che come spesso accade, ti fa incontrare persone eccezionali, che non ti fanno mancare nulla. Ed anche nelle difficoltà, disguidi o disagi, non chiedono se hai bisogno, ma si adoprano direttamente. Come ad esempio il ferroviere, che al mancato funzionamento dell’aria condizionata nel barellato, lo vedi attrezzarsi di improvvisato ventaglio e sventolare sugli amici speciali per cercare di alleviare il calore ambientale. Lo stesso che in una lunga, ma ormai storica sosta, per inconveniente tecnico, partecipa ai canti e balli di quanti sul marciapiedi rendono meno faticosa e più paziente l’attesa.

Non penso vi sia altro da aggiungere a quello che solitamente scrivo sempre al mio ritorno, ma forse solo una cosa: Cercate di credere nei giovani, cercate di incoraggiarli a vedere il mondo dal punto di vista migliore, soprattutto insegnate ai più piccoli, ad essere ambasciatori di pace e di bellezza. Io ho iniziato questo viaggio nel 2015 come un qualsiasi pellegrino, e il caso volle che coincidesse con il pellegrinaggio nazionale dei bambini, non riuscivo a trovare un sorriso, …uno solo che non fosse BELLO nonostante tutto. Non vi erano esasperazioni di commozione, chi ha contatti con ragazzi “diversamente normali” prende coscienza di una forza di volontà che ad ognuno di noi, forse, appare solo in sogno.

Loro, insegnano a tutti quanto sia bello vivere la vita.

Noi dovremmo imparare da loro, quanto si possa vivere “diversamente uguali”.

Al prossimo anno !! Pellegrinaggio nazionale UNITALSI 2019 (sottosezione di Locri dal 24 al 28 Settembre 20019 a Lourdes)

Pino Curtale

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