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Messaggio per l’incontro di Lourdes

Messaggio del Papa per l’incontro di Lourdes a 50 anni dal Concilio: comunicare con gioia la bellezza della fede

Riscoprire l’entusiasmo di comunicare la bellezza della fede: è l’esortazione di Benedetto XVI nel suo videomessaggio in occasione dell’incontro nazionale organizzato a Lourdes dai vescovi francesi per celebrare i 50 anni dell’apertura del Concilio Vaticano II. Ce ne parla Sergio Centofanti.

“Il Concilio Vaticano II – afferma il Papa – è stato e rimane un autentico segno di Dio per il nostro tempo” e se lo interpretiamo “all’interno della tradizione della Chiesa e sotto la guida sicura del Magistero” potrà diventerà “sempre di più una grande forza per il futuro della Chiesa”. Di qui l’auspicio che questo anniversario sia l’occasione “di un rinnovamento spirituale e pastorale”, cogliendo l’opportunità di “conoscere meglio i testi che i Padri conciliari ci hanno lasciato in eredità e che non hanno affatto perso il loro valore”.

Si tratta di un “rinnovamento, che avviene nella continuità” – rileva il Papa – pur assumendo molte forme. Occorre “un’apertura sempre più grande alla persona di Cristo, ritrovando in particolare il gusto della Parola di Dio, per raggiungere una profonda conversione del nostro cuore e andare lungo le strade del mondo per annunciare il Vangelo della speranza agli uomini e alle donne del nostro tempo, in un dialogo rispettoso con tutti”.

Benedetto XVI auspica anche che questo tempo di grazia possa “consolidare la comunione all’interno della grande famiglia della Chiesa cattolica”, aiutando “a ristabilire l’unità fra tutti i cristiani, che era uno degli obiettivi principali del Concilio”.

“Il rinnovamento della Chiesa – prosegue il videomessaggio – passa anche attraverso la testimonianza offerta dalla vita degli stessi cristiani perché risplenda la Parola di verità che il Signore ci ha lasciato”. I Santi ci mostrano come la fede sia “un atto personale e comunitario, che implica anche una testimonianza e un impegno pubblico che non possiamo trascurare”. Ne è un “fulgido esempio” Santa Giovanna d’Arco, di cui ricorre quest’anno il sesto anniversario della nascita: una giovane testimone di Cristo che “ha voluto portare il Vangelo nel cuore delle realtà più drammatiche della storia e della Chiesa del suo tempo”.

“Riscoprire la gioia di credere e l’entusiasmo di comunicare la forza e la bellezza della fede – conclude il Papa – è una questione essenziale della nuova evangelizzazione” che richiede di mettersi “in cammino, senza paura” per condurre gli uomini e le donne di oggi “verso l’amicizia con Cristo”.

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