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Miracolo a Lourdes. «È guarita? Faccia una risonanza»

Il caso Questo esame potrà evidenziare l’assenza di lesioni causate dalla patologia

«La signora Rosa Mollica è guarita? Ci crederò se dalla risonanza magnetica non verranno evidenziate lesioni causate dalla patologia. Soltanto allora alzerò le braccia e griderò anch’io al miracolo». Il prof. Enrico Millefiorini, docente alla Sapienza di Roma e responsabile del centro sclerosi multipla della stessa università, è il medico che tiene in cura dal 2006 la signora Rosa Mollica, la donna di 52 anni miracolata a Lourdes.

«La sclerosi multipla può colpire qualsiasi area del sistema nervoso centrale pertanto da un punto di vista clinico è caratterizzata da un’ampia varietà di segni e sintomi neurologici. È una malattia estremamente variabile ed imprevedibile; fin dal suo esordio si esprime in modo diverso da caso a caso e nell’ulteriore decorso clinico può mutare in uno stesso individuo». Questo è quanto viene detto nel descrivere i sintomi della sclerosi multipla, una malattia che colpisce soprattutto le donne tra i 20 e i 40 anni. «Quando ho visitato la paziente per la prima volta – ha continuato il luminare – erano già cinque anni che combatteva con questa patologia. Una patologia ben visibile attraverso la tac e la risonanza magnetica». L’ultima volta che ho visitato Rosa Mollica è stato due mesi fa. Se consideriamo la gravità della malattia da uno a 10, alla signora avrei dato un 4 e mezzo. Qualcuno mi ha detto che la 52enne che deambulava con il bastone, adesso riesce a camminare senza alcun supporto. Ma i miei colleghi che l’hanno vista alla trasmissione «La vita in diretta» mi hanno riferito che poi non deambulava così bene. A volte si può camminare meglio o peggio anche per situazioni climatiche che sinceramente non hanno proprio niente a che vedere con i miracoli. Per quanto mi riguarda dico che è meglio «guarire » a Lourdes che con certi farmaci metallici, farmaci che costano al paziente 500 euro al mese. Se fossero efficaci credo che il servizio sanitario nazionale che spende per ogni malato di sclerosi multipla dalle 1500 alle 3000 euro mensili opterebbe, con notevole risparmio, per questa nuova terapia».

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