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Quando #Frizzi accompagnava i malati a #Lourdes

L’UNITALSI SU FRIZZI: “NON DIMENTICHEREMO I SORRISI DI FABRIZIO AI MALATI”
26/03/2018 Dal 2001 il conduttore era il volto della Giornata nazionale dell’associazione che accompagna i malati a Lourdes e presentava anche eventi nella Basilica sotterranea San Pio X. Il ricordo di chi lo ha conosciuto

Da 15 anni il volto ufficiale della Giornata nazionale dell’Unitalsi era quello sorridente di Fabrizio Frizzi. E in prima persona ha accompagnato i malati a Lourdes così come ha condotto molte  manifestazioni nella Basilica sotterranea di San Pio X davanti a 15.000 persone, malati e volontari. Di loro, ricordava in una testimonianza rilasciata a Tv2000 «colpiva il sorriso e la gioia di stare insieme in quel momento speciale».

Così lo ricorda il Presidente Nazionale dell’Unitalsi Antonio Diella:« Ci ha lasciato un amico, un professionista, un pezzo della storia del piccolo schermo. Ma ci ha lasciato anche un volontario, una persona attenta e scrupolosa ai bisogni dell’altro a chi è in difficoltà, senza nessuna forma di pietismo ma solo e sempre con il suo grande sorriso. È la fotografia di Fabrizio che avrò impresso nei miei ricordi. Di Fabrizio mi ha sempre colpito la sua estrema gentilezza, quella sua affabilità che insieme al suo sorriso sapeva conquistarti. Mai un no, mai un non posso sempre disponibile a partire per abbracciare i bambini e le persone che soffrivano. Ci mancherà, persona veramente speciale».

«Fabrizio è stato un amico fraterno, una persona umile, generosa non si sottraeva mai a nessuno aveva sempre tempo per una parola e un abbraccio per tutti»,  è la testimonianza di Massimiliano Fiore dell’ufficio stampa Unitalsi. «Ricordo ancora la mia prima intervista da praticante giornalista nel 2004 a Lourdes, Fabrizio era nella hall di un albergo mentre si doveva preparare a condurre una serata di solidarietà in favore dei bambini dell’Unitalsi. Emozionato mi avvicino a Fabrizio e mi presento, e lui sorridendo mi disse “Massimiliano, dimmi cosa possa fare per te…” rompendo qualsiasi imbarazzo ed emozione, trasmettendo in maniera semplice e spontanea la sua immensa umanità. In uno degli  ultimi spot che Fabrizio ha registrato per l’Unitalsi, parlò proprio della sua esperienza nel conoscere la malattia dei nostri soci disabili e ha più volte confidato che sono stati sempre loro i veri portatori di quel messaggio di speranza e di gioia per la vita, capaci di trasmettergli la voglia di lottare di aver coraggio e di non abbandonare mai la speranza».

Famiglia Cristiana

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