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Ricordando Don Alessandro Porciatti

Don Alessandro Porciatti Testimonianza a Lourdes Luglio 2014

L‘ULTIMO “PASSO” DI DON DANDO PORCIATTI, IL DOLORE DELL’ADDIO A POGGIBONSI

Anche il cielo piange nella notte in cui Don Dando Porciatti, così lo chiamavano a Poggibonsi, lascia questa vita colmando quel passo che lo separava da Dio. Il suo sorriso e la sua forza coinvolgente travolgeva chi incontrava nel suo cammino; un giovane come tanti che aveva scelto di dedicare la sua vita agli altri diventando un punto di riferimento per molti in valdelsa.
A portarlo via una leucemia linfoblastica acuta che Alessandro aveva combattuto con tutto se stesso, un calvario che ha raccontato tra le pagine di un libro scritto con Giovanni Gennai.
A un passo da te” narrava il suo viaggio tra malattia e fede raccontando con forza la consapevolezza di quanto si possa essere fragili senza però sentirsi soli.
Ho pensato a lungo se scrivere della sua scomparsa, poi mi sono decisa. Perchè Don Alessandro Porciatti era un trentenne che con la sua esistenza è stato testimone di una fede illimitata e di un amore spropositato verso gli altri. Con lui se ne va un uomo che ha amato la vita, ha amato gli altri, ha amato Dio con tutto se stesso. Così raccontava: “io ci sono, vivo, fra persone vive, a respirare, piangere e sorridere ancora. Vivere. Ho ripreso alcune abitudini del vivere quotidiano, ho riassaggiato piccoli piaceri nel vivere le mie giornate, ho recuperato la voglia di vivere il mio tempo con le persone che amo. Vivere, è questo quello che voglio. Per questo prego, per questo mi batto, per questo non mi lascio andare. Vivere, nient’altro che vivere, semplicemente vivere”.
Don Dando Porciatti continuerà a vivere nelle pagine di quel libro e nei ricordi dei tanti che lo hanno conosciuto potendo assaporare quei momenti di pace e serenità che riusciva a trasmettere.
Sui Social le parole di addio si susseguono, a ricordare Alessandro non solo amici e conoscenti ma anche coloro che sono stati travolti dal suo carisma e dal suo amore. Per tutti Don Dando resterà quel giovane dal sorriso coinvolgente e gli occhi buoni, portando nel cuore, come scrive Alessandro Fo “il meraviglioso ricordo e la testimonianza così umana e profonda di fede anche nello sconforto.”

Carolina Sardelli

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